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Data: 19/03/2013

Per Giovanni La Via, relatore per il regolamento relativo a finanziamento, gestione e monitoraggio della Pac, «abbiamo bisogno di ridurre il tempo speso dagli agricoltori sulle scartoffie. Gli Stati membri dovrebbero poter creare una richiesta di aiuti che resta valida per diversi anni, in modo che gli agricoltori non debbano registrare la loro richiesta di ogni anno, ma solo quando ci sono cambiamenti».

Carlo Fidanza, membro della Commissione Agri, sottolinea come il voto del Parlamento europeo sulla nuova Pac «rimedia a molti dei danni contenuti nella proposta legislativa originaria del Commissario Ciolos». ?
Insieme a Marco Scurria fa notare come siano state salvaguardate produzioni fondamentali per l'Italia come vino, riso e olio, e come siano state ammorbidite le previsioni iniziali sul greening, che «diventa un pagamento aggiuntivo e non obbligatorio, dal quale saranno esclusi gli agricoltori che sviluppano pratiche agro-ambientali».
Sul fronte delle dotazioni finanziarie è stata ottenuta una importante riduzione dei tagli ai contributi per l'Italia.

Parere contrario di Zanoni: troppi favori alle lobby
Andrea Zanoni, membro della Commissione ambiente, dichiara di aver votato contro le quattro relazioni. «Questa è la vittoria delle grosse imprese agricole della monocoltura - dice in una nota - questa è la vittoria delle sovvenzioni all'agricoltura industriale che va contro la salute dei cittadini. Ho votato contro a questa Pac perché obbedisce solo agli interessi delle grandi lobby agricole, fatte di colture intensive e pesticidi, e non incentiva come invece avrei voluto il greening e il biologico».


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