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Supervisione bilanci zona euro: semaforo verde

Data: 19/03/2013

Il two pack passa al Parlamento europeo. Più controllo nelle mani della Commissione europea. Il messaggio di Strasburgo: si coltivi la crescita e non solamente il consolidamento fiscale. Sanità e istruzione da salvaguardare dai tagli.


12 Marzo 2013


Il Parlamento europeo ha approvato le nuove norme che aumentano i poteri di sorveglianza e di veto sui bilanci dei paesi della zona euro da parte della Commissione europea e che introducono regole per i paesi che richiedono assistenza finanziaria all'Ue.

L'accordo deve ora essere formalmente approvato dal Consiglio europeo. La normativa dovrebbe applicarsi al periodo fiscale successivo, cioè ai bilanci 2014.

Da parte loro i deputati di Strasburgo hanno aggiunto una serie di emendamenti per garantire che il nuovo sistema di sorveglianza fiscale sia maggiormente diretto alla crescita.

Per esempio, la valutazione della Commissione europea sui bilanci paese per paese dovrà considerare più aspetti, per scongiurare che i tagli proposti blocchino gli investimenti per la crescita.
I deputati sostengono che quando un paese è invitato a fare tagli consistenti gli sforzi non debbano pregiudicare gli investimenti nel campo dell'istruzione e della sanità, in particolare nei paesi in gravi difficoltà finanziarie.
Inoltre la tabella di riduzione del deficit dovrebbe essere applicata in modo più flessibile in caso di circostanze eccezionali o grave recessione economica.

I nuovi poteri della Commissione europea saranno soggetti a una serie di controlli, voluti dai deputati per garantire trasparenza nell'operato dell'Esecutivo.
Ad esempio, il potere della Commissione di imporre obblighi straordinari d'informazione ai paesi Ue dovrà essere rinnovato ogni tre anni e il Parlamento europeo o il Consiglio potranno revocarlo.

Fondo di riscatto ed eurotitoli
Sarà oggetto di controllo anche il lavoro della troika (Commissione, Bce e Fmi) nella supervisione delle riforme economiche nei paesi in difficoltà.
L'accordo con il Consiglio e la Commissione europea include anche la questione di un fondo europeo di redenzione.
Il compromesso raggiunto richiede alla Commissione di creare un gruppo di esperti per approfondire l'analisi su eventuali vantaggi, rischi, requisiti e ostacoli di una sostituzione parziale delle emissioni nazionali di debito attraverso l'emissione comune sotto forma di un fondo di riscatto ed eurotitoli.

Il gruppo di esperti presenterà le sue conclusioni entro marzo 2014 e la Commissione europea valuterà poi se presentare proposte prima della fine del suo mandato.
La Commissione si è inoltre impegnata a esplorare entro l'estate 2013 come dare spazio, all'interno del Patto di stabilità e di crescita, per alcuni tipi d'investimenti pubblici non frequenti.
Entro la fine del 2013 la Commissione dovrebbe sviluppare un sistema per fornire sostegno finanziario ai paesi che stanno intraprendendo riforme per migliorare la competitività.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2364,00.html


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