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De Castro: l'equilibrio della filiera agroalimentare è centrale

Data: 19/03/2013

A Bruxelles durante il sesto Forum per l'agricoltura ribadita la necessità di una catena europea integrata con l'ambiente e rispettosa del concetto di sicurezza.


05 Marzo 2013


Raccogliere la sfida ambientale: l'intensificazione sostenibile dei prodotti alimentari.
È questa la riflessione che ha dominato il sesto Forum for the Agriculture, iniziativa promossa a Bruxelles dal Ffa-Forum for the Future of Agriculture, in collaborazione con Syngenta ed Elo (European Landowners Organization), a cui hanno partecipato il presidente Ffa Franz Fischler, quelli della Banca mondiale Robert Zoellick, della Commissione europea Josè Barroso e della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo Paolo De Castro.

Nella sessione dedicata alla Pac e al valore del cibo nella filiera, De Castro ha evidenziato come le istituzioni europee abbiano sempre richiamato l'importanza di un buon funzionamento della filiera agroalimentare, «condizione essenziale per una distribuzione più equa del valore aggiunto tra le diverse componenti produttive e per il miglioramento del mercato a tutela dei consumatori e del mantenimento della sostenibilità ambientale e territoriale».

«In alcuni Paesi Ue - ha detto De Castro - il reddito degli agricoltori è una parte assai marginale del giro d’affari del settore agrolimentare, con un divario ben visibile tra agricoltori e grande distribuzione organizzata. Ritengo che sia necessario accompagnare gli sforzi di regolamentazione del funzionamento della filiera con precise azioni di politica economica e l'aggregazione rappresenta la via maestra per aumentare il potere contrattuale degli agricoltori».

Una convinzione, ha ribadito, che è diventata uno dei capisaldi della visione del futuro della Pac che sarà votata in Aula la prossima settimana.
«La sfide ambientali e della food security sono centrali come lo è il mantenimento del potenziale produttivo europeo che è riuscito a trovare apprezzabile tutela, in misure come quella dell’Ecological focus area, all’interno di un accordo sul quadro finanziario pluriennale 2014-2020 disastroso».

Per De Castro i leader europei hanno voluto sgombrare il campo da equivoci: «non saranno sottratte superfici produttive, non sarà limitato il potenziale dell’offerta agricola comunitaria e questo dovrà essere adattabile alle specifiche situazioni ambientali dei diversi territori».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,74_ART_2355,00.html


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