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I bilanci dell'istruzione nella UE: impatto della crisi

Data: 22/03/2013

L'investimento nell'istruzione si è ridotto in otto dei venticinque Stati membri esaminati in uno studio realizzato a cura della Commissione europea sull'impatto che la crisi ha avuto sui bilanci dell'istruzione a partire dal 2010. Tagli superiori al 5% sono stati apportati in Grecia, Ungheria, Italia, Lituania e Portogallo, mentre in Estonia, Polonia, Spagna e Regno Unito (Scozia) si è registrato un calo dall'1 al 5%. Cinque Stati membri però hanno aumentato la loro spesa per l'istruzione di più dell'1%: Austria, Danimarca, Lussemburgo, Malta e Svezia, e anche la regione germanofona del Belgio. La Germania e i Paesi Bassi non hanno fornito dati per il periodo successivo al 2010.

Le tendenze della spesa variano in altri Stati membri, alcuni dei quali aumentano il loro bilancio un anno e lo riducono l'anno successivo o viceversa.

Lo studio ha analizzato i finanziamenti destinati a tutti i livelli dell'istruzione, dal pre-primario al terziario, in 35 sistemi educativi nazionali e regionali. Ne è emerso che, nel 2011 e 2012, gli stipendi e le indennità degli insegnanti sono stati ridotti o congelati in 11 paesi (Bulgaria, Croazia, Estonia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Portogallo e Spagna). La retribuzione degli insegnanti incide per più del 70% sui bilanci dell'istruzione.

I tagli hanno anche prodotto riduzioni nel numero del personale docente in 10 Stati (Bulgaria, Cipro, Estonia, Francia, Italia, Lettonia, Lituania, Portogallo, Romania e Regno Unito). Oltre all'impatto della crisi, all'origine dei tagli di personale vi è anche la riduzione del numero degli studenti. Una nota positiva è data dal fatto che i finanziamenti per la formazione degli insegnanti sono aumenti in 18 paesi europei, il che rappresenta uno sviluppo significativo considerata la correlazione tra la qualità dell'insegnamento e i risultati degli studenti.

Nel 2011 e 2012 il sostegno pubblico ai discenti in forma di borse, prestiti e assegni familiari non è stato ritoccato nella maggior parte dei paesi. Otto Stati membri (Austria, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo e Portogallo) offrono un sostegno finanziario specifico ai disoccupati o alle persone scarsamente qualificate affinché migliorino o aggiornino le loro abilità. Nella maggior parte dei casi questi investimenti sono cofinanziati dal Fondo sociale europeo.


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