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Donatori in via di estinzione

Data: 27/03/2013

Donatori in via di estinzione


Gli effetti della crisi economica si fanno sentire con un’onda lunga che qualcuno aveva già previsto. Ma non si tratta solo del panorama generale dell’economia italiana, lo stesso fenomeno è osservabile nel settore della cooperazione dove la crisi si traduce progressivamente nella scomparsa di donatori, anche consolidati, e di opportunità di finanziamento per le attività di cooperazione.

In principio erano gli enti locali che, stretti nella morsa del ministro Tremonti e poi della spending review , hanno iniziato a disimpegnarsi. Diverse Regioni, Provincie e Comuni italiani, che in passato avevano sostenuto in modo stabile la solidarietà internazionale, l’hanno cancellata da un giorno all’altro. Tra questi le Provincie di Milano, Venezia, Napoli, Genova, e poi le Regioni, il Piemonte e da ultimo il Friuli. Per non parlare dei Comuni piccoli e grandi che negli ultimi anni hanno dimenticato questo impegno.

Ma la moria dei donatori non si ferma agli enti locali, sono sempre più i casi che ci segnalate di fondazioni scomparse e fondi prosciugati. Scomparse nel nulla alcune esperienze di fondi per la cooperazione nel settore idrico costituiti dagli AATO (Venezia, Verbania, Genova), quelli che si dovevano alimentare con un centesimo per metro cubo di acqua venduta agli utenti. Interrotta anche l’esperienza simile del Fondo “l’Acqua è di tutti” della Water Right Foundation, fondazione di Publiacqua spa.

Scomparsa nel nulla anche la Fondazione Human Life Fund, iniziativa dell’imprenditore Luigi de Simone Niquesa. Dopo il bando 2011 nessuno ha più avuto notizie, neanche del risultato.

Molti altri enti hanno interrotto (dicono momentaneamente) o ridimensionato fortemente le erogazioni. E’ questo il caso della Fondazione Rita Levi Montalcini che invita a non inviare progetti fino a nuova comunicazione. Le riduzioni del budget sono all’ordine del giorni invece per gli enti locali che resistono, quelli cioè che continuano a sostenere attività di cooperazione con una decrescita annuale del budget a disposizione.

E dire che in questi giorni si discute nel nostro settore della scelta del governo canadese di chiudere l’Agenzia nazionale per la cooperazione, anche qui con motivazioni da taglio delle spese. Ma da noi il trend è già in corso ormai da anni.

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