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Crescono a scuola le 'seconde generazioni'

Data: 03/04/2013

Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) e Fondazione ISMU - Iniziative e Studi sulla Multietnicità hanno curato e presentato il 14 marzo 2013 il rapporto “Alunni con cittadinanza non italiana. Approfondimenti e analisi. A.S. 2011/2012”.

Gli alunni con cittadinanza non italiana costituiscono ormai una realtà strutturale in Italia: nell’anno scolastico 2011/2012 sono stati 755.939, pari all’8,4% della popolazione studentesca italiana.

La Lombardia è la regione che ospita il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana (184.592), seguita dal Veneto (89.367), dall’Emilia-Romagna (86.944), dal Lazio (72.632) e dal Piemonte (72.053).

L’aumento più significativo di alunni con cittadinanza non italiana si è registrato nelle scuole secondarie di secondo grado, nelle quali, negli ultimi dieci anni, si è passati da un’incidenza del 14% ad una del 21,8%.

Degli oltre 750.000 alunni con cittadinanza non italiana, 334.284 - il 44,2% - sono nati in Italia. Nelle scuole dell’infanzia i bambini di origine straniera nati in Italia corrispondono all’80,4%, ma in alcune Regioni la percentuale è ancora più alta, superando l’87% in Veneto e l’85% nelle Marche.

Sono dunque quanto mai attuali ed urgenti le misure sollecitate dall’UNICEF Italia con la campagna "Io Come Tu" e ribadite nel documento “Diritti in Parlamento” indirizzato recentemente ai parlamentari della XVII Legislatura allo scopo di promuovere l’uguaglianza dei diritti e l’eliminazione delle discriminazioni per tutti i bambini e gli adolescenti che vivono in Italia.


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