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Europa che fa gruppo: il sindacato dei balneari

Data: 02/04/2013

Diverse sigle Ue si sono federate per affrontare coralmente i temi posti dall’attuazione della direttiva Bolkenstein, che riguardano in particolare le concessioni per lo sfruttamento delle spiagge.


22 Marzo 2013


In base a un accordo siglato recentemente tra diverse sigle sindacali nascerà la Federazione degli imprenditori balneari europei.
Un'iniziativa che conferisce connotazione continentale alle rivendicazioni del settore, per dare più forza negoziale a partire dalla vigente Direttiva Servizi (Bolkestein) che impone le aste per le concessioni demaniali.

Il nuovo organismo sindacale europeo comprenderà Assobalneari Italia, Federturismo Confindustria, la francese Fédération nationale des plages restaurants, la portoghese Federação portuguesa de concesionários de praia e la spagnola Federación de empresarios de playas e, come come detto da Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia, servirà a rivendicare a Bruxelles i diritti di chi lavora e investe sulla spiaggia.

Il sindacato federato europeo degli operatori balneari, riporta in una nota Lara Comi, «per noi parlamentari europei è uno strumento di supporto più forte nel momento in cui dobbiamo perorare la causa dei balneari».
«Recentemente - ricorda Comi - sono giunte buone notizie per il settore. Durante la plenaria di marzo abbiano avuto un colloquio con il commissario al Mercato interno, Michel Barnier, che ha accolto favorevolmente l'invito a incontrare le associazioni di categoria in occasione di una sua prossima visita in Italia. Nel frattempo, Barnier continuerà il dialogo con il Governo italiano. A livello europeo si è aperto un canale diretto e vogliamo mantenere un dialogo costruttivo con la Commissione europea per dare un quadro di certezze agli operatori».

Carlo Fidanza, coordinatore della task force sul turismo del Parlamento europeo si è congratulato con Licordari per l'iniziativa e ha osservato che «la federazione europea potrà svolgere un ruolo centrale nel confronto costante con le istituzioni comunitarie, a partire dalla nuova Direttiva sulla tutela delle coste per arrivare alla comunicazione della Commissione europea sul turismo marittimo e balneare, attesa per il prossimo inverno. ?Un simile organismo sarà certamente utile per prevenire eventuali conseguenze negative di future normative europee».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,73_ART_2386,00.html


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