English version

Per salvare le api serve battere le lobby dei pesticidi

Data: 16/04/2013

Lo sostiene Andrea Zanoni commentando la pubblicazione del rapporto di Greenpeace sulla moria delle api. Si fa troppa fatica a mettere definitivamente al bando i neonicotinoidi dal continente.


11 Aprile 2013


Per Andrea Zanoni, membro della commissione Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare del Parlamento europeo, «lo studio di Greenpeace sulle api ribadisce il bisogno di intervenire con urgenza per proteggere questi importantissimi insetti impollinatori mettendo fuori commercio le sostanze chimiche, come i neonicotinoidi, che ne minacciano l'esistenza».
Serve, insomma, che l'Europa si faccia «promotrice di misure importanti che bandiscano per sempre le sostanze utilizzate in agricoltura che stanno massacrando le api di tutto il continente».

Il rapporto "Api in declino - le minacce agli insetti impollinatori e all'agricoltura europea (si legge QUI) appena pubblicato da parte di Greenpeace, mette in evidenza l'importanza sia ecologica che economica di proteggere e mantenere in buone condizioni le popolazioni di api e la necessità di eliminare dalle pratiche agricole i pesticidi che le minacciano.

L'eliminazione di tali sostanze è un primo passo per tutelare la salute delle popolazioni di api e per salvaguardare la loro attività di impollinazione.

L'Italia è già d'accordo
«Purtroppo - lamenta Zanoni - lo scorso 15 marzo i ministri all'agricoltura dei 27 non hanno trovato l'accordo sulla messa al bando dei neonicotinoidi, i pesticidi letali per gli insetti impollinatori proposta della Commissione europea. A favore si sono pronunciati 13 Stati, tra cui l'Italia, 9 i contrari e 5 gli astenuti. La Commissione europea, quindi, non ha potuto proseguire con l'attuazione del divieto».

In Italia i tre neonicotinoidi che l'Ue voleva bandire in tutto il continente, sono già stati vietati dal 2008 ma continuano a essere diffusi in ambiente sotto forma di spray per i trattamenti fogliari e granuli per la geodisinfestazione, e lo stesso avviene per altri insetticidi particolarmente tossici per le api.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,74_ART_2687,00.html


Pagina precedente