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Occupazione: proposta per migliorare l'applicazione del diritto alla libera circolazione dei lavoratori

Data: 29/04/2013

La Commissione europea ha proposto misure atte a garantire una migliore applicazione della normativa UE in materia di diritti dei cittadini a lavorare in un altro Stato membro, facilitando nella pratica l'esercizio dei loro diritti.

Attualmente permane il problema della scarsa consapevolezza delle norme UE da parte dei datori di lavoro sia pubblici che privati, a prescindere dal fatto che la legislazione nazionale sia conforme o meno.

Le persone inoltre lamentano di non sapere a chi rivolgersi nello Stato membro ospitante qualora insorgano problemi relativi al loro diritto alla libera circolazione. La proposta mira a superare questi ostacoli e a contribuire alla prevenzione della discriminazione nei confronti dei lavoratori sulla base della nazionalità proponendo soluzioni pratiche.

La proposta, se approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, contribuirebbe a garantire una reale ed effettiva applicazione della legislazione vigente.

Ciascuno Stato membro è tenuto a:
• creare punti di contatto nazionali che forniscano informazioni, assistenza e consulenza, in modo che i lavoratori migranti e i datori di lavoro dell'UE siano meglio informati dei loro diritti;
• fornire adeguati mezzi di ricorso a livello nazionale;
• consentire ai sindacati, alle ONG e ad altre organizzazioni di avviare procedimenti amministrativi o giudiziari per conto di singoli lavoratori nei casi di discriminazione;
• fornire una migliore informazione ai lavoratori migranti e ai datori di lavoro dell'UE in generale.


Per ulteriori informazioni potete consultare il seguente link.


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