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BANDO - Presentazione progetti Info/Eas, chi prima arriva….

Data: 24/05/2013

Presentazione progetti Info/Eas, chi prima arriva….

Sembrerà strano ma l’elemento fondamentale per avere successo nella progettazione Info/Eas rischia di essere la data di invio della proposta progettuale. In molti ci avete segnalato la nota apparsa ieri nel sito della DGCS che ha lasciato di stucco molti operatori attualmente impegnati nell’elaborazione di proposte progettuali da sottomettere al MAE entro il termine fissato all’8 giugno prossimo. Questa la precisazione pubblicata dall’Ufficio VII della DGCS.

Presentazione dei progetti Info/EaS
In relazione all’art. 7 dell’avviso sulla presentazione dei progetti Info/Eas promossi dalle Ong, si ribadisce che i progetti saranno finanziati seguendo i criteri di priorità indicati dalla sezione I, punto 2 della delibera 64 e che, in caso di dotazione finanziaria insufficiente, si seguirà l’ordine cronologico di arrivo dei progetti. In particolare, l’Ufficio VII, dopo la scadenza del termine finale, effettuerà la verifica dell’ammissibilità dei progetti individuando la presenza dei summenzionati criteri di priorità, trasmettendo all’Utc, per le analisi di competenza, tutti i progetti dotati di tutte le 4 priorità. Ove le risultanze dell’Utc fossero positive per contributi superiori a quelli della dotazione finanziaria, i progetti saranno ammessi a finanziamento in ordine cronologico di presentazione. In caso di ulteriore disponibilità finanziaria, saranno quindi avviati alle analisi Utc i progetti dotati di 3 priorità. Anche in questo caso, ove le risultanze dell’Utc fossero positive per contributi superiori a quelli della dotazione finanziaria, i progetti saranno ammessi a finanziamento in ordine cronologico di presentazione.

Avete capito bene, i progetti ritenuti idonei dall’Utc che rispetteranno le 4 priorità indicate dalla Delibera 64 saranno finanziati in ordine cronologico di presentazione! Ecco di seguito le quattro priorità indicate dalla delibera.

Criteri di priorità

• è collegato con esperienze di cooperazione italiana nei Paesi in via di sviluppo (PVS) e contribuisce a divulgare il contributo dato dall’Italia ai processi di sviluppo e alla lotta alla povertà;
• tiene conto di aspetti qualificanti dello sviluppo, e in particolare degli “Obiettivi di sviluppo del millennio”, con particolare attenzione ai paesi più poveri, o di altri temi legati ad iniziative di particolare rilevanza internazionale, compresi i master riconosciuti a livello internazionale;
• è tendenzialmente sostenibile nel lungo periodo, soprattutto quando è orientato alla realizzazione di attività che, avendo già ricevuto il contributo pubblico per un certo numero di anni (pubblicazioni periodiche, centri di documentazione, ecc.), dovrebbero essersi gradualmente assicurate fonti autonome di finanziamento;
• è congiunto, prevedendo la partecipazione di più ONG con differenti specializzazioni e tra loro associate.

Ricapitolando, 30 giorni per presentare i progetti e approvazione per ordine cronologico di arrivo. Tutto chiaro?


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