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Oliere salve in Europa, De Castro non ci sta

Data: 28/05/2013

Il Commissario europeo Ciolos ritira la proposta di eliminare le bottiglie di olio riutilizzabili dietro pressioni dei Paesi nord europei. Per il Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo così facendo non si tutela il valore dei prodotti mediterranei.


24 Maggio 2013


«Una decisione che ci lascia esterefatti e che si inserisce in un pericoloso solco che va contro il significato stesso di Europa».
Paolo De Castro ha commentato così il ritiro da parte del commissario Dacian Ciolos della proposta di introduzione del divieto europeo all'uso di bottiglie anonime e riutilizzabili di olio di oliva nei ristoranti.

Al presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo «non piace usare schematizzazioni», ma non esita a definire questo «l'ennesimo caso in cui registriamo un arretramento dell'istituzione europea davanti a una spaccatura».

Quale?
«Quella del nord che vuole condizionare le scelte dei consumatori e che banalizza tutto ciò che é qualità, come viene intesa nel Mediterraneo».

La deriva dell'omologazione dei cibi
Per De Castro è sintomo di una «deriva che spinge verso l'omologazione dei cibi».
La proposta bocciata «di cui si parla da un anno e che è parte di un piano di azione più ampio per risollevare il settore», secondo De Castro viene «ritirata a causa di una campagna stampa dai toni esasperati».

De Castro ribadisce che la Commissione Agricoltura del Parlamento europeo è «convintamente impegnata nella difesa dei prodotti di qualità e, nel caso specifico, dell'olio extravergine di oliva», e non può che essere «critica nei confronti della debolezza del commissario Ciolos nei confronti di una decisione che era sacrosanta per la tutela di questo prodotto di eccellenza, simbolo della cultura mediterranea».

Le dure posizioni espresse dal primo ministro inglese e da primo ministro olandese Rutte, come quelle di altri paesi del nord Europa, nei confronti di questa misura, per De Castro «si confermano un ulteriore attacco all'istituzione europea, un attacco opportunistico che antepone false priorità come oneri sulla ristorazione e ispezioni, a un tema di grande rilevanza e impatto per un comparto economico centrale come quello agroalimentare».

Dopo la decisione di Ciolos per De Castro solamente il Parlamento europeo può garantire la tutela e la valorizzazione della cultura mediterranea, «e per questa ragione continueremo a batterci affinchè si ottenga il pieno allinemento al Trattato di Lisbona della legislazione agricola».


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