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Vigilanza bancaria: il Parlamento europeo è d'accordo

Data: 28/05/2013

Ma vanno sciolti tutti i dubbi sulla piena democraticità del meccanismo. Pittella: creiamo un sistema che non faccia sconti a nessuno e che tuteli i risparmiatori.


22 Maggio 2013


Il Parlamento europeo ha espresso sostegno pieno alle proposte legislative che istituiscono un sistema unico di vigilanza bancaria europea.
La Banca centrale europea potrà direttamente supervisionare le più grandi banche della zona euro e avere voce in capitolo sul controllo di altre banche.
Ma per avere il sigillo finale alle nuove regole occorrerà aspettare l’esito dei colloqui in corso con la Bce sulle disposizioni dettagliate sulla responsabilità democratica.

Le due relazioni sono state approvate per alzata di mano: codecisione in prima lettura per le regole che modificano la struttura dell’Eba e consultazione per le norme che conferiscono compiti di vigilanza alla Bce.

Controllo democratico innanzi tutto

I deputati responsabili del dossier hanno infatti insistito sul fatto il livello di controllo democratico deve corrispondere ai poteri di controllo creati o trasferiti a livello di Unione europea.
La Bce, nel suo ruolo di controllore, dovrà pertanto essere molto più aperta e democraticamente responsabile di quanto accade per la politica monetaria.

Il Parlamento europeo ha introdotto modifiche su vari argomenti.
Una maggior responsabilizzazione democratica dell'autorità di vigilanza, anche attraverso l'approvazione del Parlamento alla nomina di presidente e vicepresidente del Consiglio di vigilanza bancaria, e al loro potenziale di licenziamento.
Un ruolo più forte per i parlamenti nazionali, inclusa la possibilità di organizzare audizioni con membri del Consiglio di vigilanza bancaria, e possibilità di richiedere risposte scritte alla Bce supervisore.
Un miglior accesso ai documenti, sia per l'autorità di vigilanza nei confronti delle banche, sia per il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali nei confronti dell'autorità di vigilanza.
Condizioni migliori per la partecipazione dei paesi non appartenenti all'area Euro, riducendo così il rischio di frattura del mercato unico.
Una rigorosa divisione del personale della Banca centrale europea tra politica monetaria e ruoli di vigilanza, per assicurare la responsabilità democratica del ruolo di supervisore della Bce.
Il consolidamento dei poteri dell'Autorità bancaria europea (Eba), rispetto alla Bce, e della sua capacità di effettuare stress test e ottenere informazioni da banche e autorità di vigilanza nazionali.
L'Eba avrà anche il compito di sviluppare la convergenza delle pratiche tra le autorità di vigilanza nazionali, sostenendo allo stesso tempo la diversità del settore bancario dell'Ue.

La Plenaria del Parlamento europeo darà la sua approvazione definitiva sul testo in futuro.
Nel frattempo, i parlamenti nazionali avranno la possibilità di esprimere il loro parere ed è in preparazione un accordo interistituzionale con le disposizioni dettagliate su responsabilità democratica e trasparenza fra Parlamento e Bce.

Pittella: serve un sistema che non faccia sconti a nessuno
Per il vice presidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella, il caso Cipro e le difficoltà di altre banche europee «dimostrano che c'è bisogno di una supervisione efficace a livello europeo che non faccia sconti a nessuno, che impedisca che nel sistema bancario vi siano figli e figliocci, banche su cui chiudere un occhio ed altre da guardare con benevolenza. La supervisione unica serve quindi per dare più garanzie ai nostri risparmiatori e per mettere in sicurezza i loro depositi. I loro risparmi saranno finalmente controllati da un'istituzione indipendente e credibile».


Per ulteriori informazioni potete consultare il seguente link.


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