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Frode ed evasione fiscali nemici dell'Europa

Data: 28/05/2013

Per il Parlamento europeo gli Stati membri dovrebbero unire le forze per dimezzare il gap fiscale, concordare misure per reprimere i paradisi fiscali, colmare i vuoti giuridici e combattere la pianificazione fiscale aggressiva e coordinare i propri sistemi fiscali.


21 Maggio 2013


"Le possibilità di frodi fiscali transfrontaliere sono scandalose e le misure nazionali unilaterali non saranno sufficienti a sconfiggerle". Lo ha detto la deputata slovena Mojca Kleva Kekuš, relatrice per la relazione del Parlamento europeo sull'evasione fiscale, adottata per alzata di mano come quella fiscale annuale presentata dall'ungherese Ildiko Gall-Pelcz, che ha affermato che "ciò di cui abbiamo bisogno non sono più tasse, ma più persone e più aziende che le pagano".

Gap da colmare e lista dei paradisi fiscali
L'esigenza principale, dunque, è di chiudere il gap fiscale, vale a dire le entrate fiscali perse a causa della frode e dell'evasione fiscale, pratiche illegali, ma anche per l'evasione fiscale legale e la pianificazione fiscale aggressiva che sfruttano le lacune giuridiche, le differenze tra i sistemi fiscali e la mancanza di cooperazione intra Ue e internazionale.

Le imposte non raccolte sono di mille miliardi di euro, pari a circa 2.000 euro per cittadino Ue per anno, come ha sottolineato Lara Comi nella video dichiarazione rilasciata a Europarlamento24.

Per combattere la frode e l'evasione, le due risoluzioni sollecitano gli Stati membri a concordare una chiara e comune definizione di paradiso fiscale e a redigere una lista nera dei paradisi fiscali.

L'obbligo imposto agli Stati membri che chiedono assistenza finanziaria di migliorare la loro capacità di riscuotere le tasse e combattere la frode fiscale dovrebbe essere esteso anche al riciclaggio di denaro, all'evasione fiscale e alla pianificazione fiscale aggressiva.

No finanziamenti, sì banche dati
Nessun finanziamento Ue o statale dovrebbe andare alle imprese che hanno violato le norme fiscali comunitarie, e qualsiasi ditta che concorre per un appalto pubblico dovrebbe essere tenuta a rivelare i dettagli di eventuali sanzioni o condanne per reati fiscali.
Le autorità pubbliche dovrebbero anche avere il diritto di sciogliere il contratto se un fornitore viola, successivamente al conseguimento dell'appalto, gli adempimenti fiscali, aggiungono i deputati.

E per contribuire a ridurre l'evasione fiscale, gli Stati membri dovrebbero utilizzare le banche dati sui veicoli a motore, proprietà e yacht e utilizzare fonti protette d'informatori e giornalisti.

Dato che spetta agli Stati membri intensificare la lotta contro la frode fiscale, i deputati esortano i governi nazionali a lavorare insieme per armonizzare le basi imponibili, far rispettare le misure per evitare che le imprese spostino i profitti nei paradisi fiscali per evitare di pagare le tasse, e migliorare il controllo incrociato dei dati doganali e fiscali in modo da ridurre le frodi Iva.


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