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Finanziamento enti locali: il CdR chiede una riforma radicale

Data: 28/05/2013

Per Europa 2020 serve un pensiero innovativo. Lo ha detto il Presidente del Comitato delle Regioni, Ramón Luis Valcárcel Siso a Bruxelles.


14 Maggio 2013


A Bruxelles il Presidente del Comitato delle regioni, Ramón Luis Valcárcel Siso, ha lanciato l'allarme affermando che per conseguire gli ambiziosi obiettivi stabiliti dalla strategia di crescita dell'Ue (Europa 2020) è essenziale ripensare il finanziamento degli enti locali e regionali europei.

Mentre l'Ue persegue una politica economica all'insegna dell'austerità, Valcárcel ha ribadito che per realizzare gli obiettivi stabiliti è sempre più urgente «prendere seriamente in considerazione la necessità di trovare forme innovative per finanziare nel lungo periodo gli investimenti, assolutamente indispensabili, degli enti locali e regionali».

Valcárcel ha affermato che, nonostante i tagli al bilancio dell'Ue, gli enti locali e regionali continuano a essere responsabili dell'esecuzione di due terzi della spesa pubblica. Ha sottolineato la crescente necessità che l'Ue e i governi nazionali e locali adottino un approccio coordinato agli investimenti.

La dimensione territoriale e i PPP
Affinché l'Ue possa mantenere la promessa di realizzare una “crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” entro il 2020, è essenziale che gli enti locali e regionali partecipino al semestre europeo e siano coinvolti nei programmi nazionali di riforma che, a suo avviso, continuano a "ignorare la dimensione territoriale".

Valcárcel ha espresso apprezzamento per i partenariati pubblico-privati come strumenti per fornire finanziamenti agli enti locali e regionali: «accogliamo molto favorevolmente i nuovi strumenti per i prestiti quadro e per i prestiti per i programmi strutturali introdotti dalla Banca europea per gli investimenti. Questi strumenti potrebbero rivelarsi cruciali per il finanziamento degli enti locali e regionali consentendo il finanziamento di un portafoglio di investimenti e superando così la barriera della dimensione del progetto».

Anche la Bei è d'accordo: enti locali sono partner chiave
Il Presidente della Bei, Werner Hoyer, osservando che il risanamento del bilancio è una premessa fondamentale per la ripresa economica e che è essenziale rilanciare la crescita economica con posti di lavoro e competitività, ha osservato che «gli enti locali e regionali sono partner chiave nelle nostre attività e possono contare sul nostro appoggio. Il nostro ruolo in quanto istituzione pubblica è di colmare le lacune del mercato e liberare gli investimenti».

Sulla base di una nuova riserva di capitale di 10 miliardi di euro e di un chiaro approccio anticiclico, la BEI intende prestare fino a 60 miliardi di euro supplementari.
Questo aumento del 40 % porterà il credito per il periodo 2013-2015 a circa 65-70 miliardi di euro all'anno.

Ciononostante, il Presidente Valcárcel ha sottolineato che per conseguire questo obiettivo è essenziale che tutte le parti coinvolte nella gestione dei fondi procedano a un vero e proprio cambiamento culturale.
Ha ribadito che l'Ue è pronta a rivitalizzare gli investimenti combinando prestiti e sovvenzioni: «accogliamo gli sforzi della Commissione europea tesi a snellire e semplificare la gamma degli strumenti finanziari innovativi disponibili benché sia ancora necessario chiarire l'applicabilità delle norme sugli aiuti di Stato in questo campo».


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