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Conti bancari nell'Ue: più accesso, trasparenza e portabilità

Data: 14/05/2013

La Commissione europea propone una direttiva per regolamentare meglio e aprire alla concorrenza il settore dei servizi finanziari a beneficio dei correntisti, con anche la speranza di ridurre i costi. Borg e Barnier: a guadagnarci saranno i cittadini, non le banche.


08 Maggio 2013


Il mercato unico Ue garantisce che le banche possano operare in tutta Europa e offrire i loro servizi a livello transfrontaliero. Questa mobilità non è prevista per i cittadini, che spesso non sono in grado di aprire un conto in un altro Stato membro o di passare agevolmente da una banca all’altra.

È in questo contesto che la Commissione europea ha adottato una proposta di direttiva riguardante tre ambiti: l’accesso a un conto di pagamento di base, il trasferimento del conto e la trasparenza e la comparabilità delle spese applicate ai conti.

Le buone intenzioni dei commissari
Per Tonio Borg, Commissario per la Salute e la politica dei consumatori: “Il nostro obiettivo è che i consumatori siano informati meglio sulle spese sia prima che dopo l’apertura di un conto, e che, se lo desiderano, possano cambiare prestatore rapidamente e facilmente”.
Per Michel Barnier, Commissario per il Mercato interno e i servizi, “la proposta odierna consentirà finalmente a tutti i cittadini europei l’accesso a un conto bancario di base e permetterà loro di partecipare pienamente alla società in cui vivono e di sfruttare i vantaggi del mercato unico. Rendendo più semplice confrontare le spese e trasferire il conto bancario, speriamo anche di indurre le banche a migliorare le offerte e ad abbassare le spese”.

I tre settori d'azione

1 - La trasparenza delle spese dei conti di pagamento

La proposta di direttiva stabilisce che tutti i prestatori di servizi di pagamento devono fornire ai consumatori la seguente serie di documenti:
- un documento informativo che elenca i principali servizi prestati e le spese applicate per ciascuno di essi;
- un riepilogo delle spese applicate dal prestatore di servizi di pagamento durante gli ultimi dodici mesi per i servizi forniti sul conto di pagamento;
- su richiesta, un glossario dei termini utilizzati in relazione ai conti di pagamento. Per facilitare il raffronto fra le offerte dei diversi prestatori di servizi di pagamento, occorre redigere questi documenti utilizzando una terminologia standardizzata e formati standard.
Infine, la proposta prevede che vi sia in ciascuno Stato membro almeno un sito internet di confronto indipendente, che raccolga informazioni sulle spese applicate dai prestatori di servizi di pagamento.

2. Il trasferimento del conto di pagamento
La direttiva proposta agevolerà la procedura di trasferimento dei conti bancari.
Quando il consumatore chiede di trasferire totalmente o parzialmente ad un altro conto gli ordini di pagamento ricorrenti (quali bonifici o addebiti diretti) presenti sul suo conto, i prestatori di servizi di pagamento devono occuparsi di tutte le fasi del trasferimento.
I clienti possono anche chiedere il trasferimento del saldo restante sul vecchio conto e la sua chiusura.
I prestatori di servizi di pagamento devono completare questa procedura entro 15 giorni (30 se il trasferimento avviene tra prestatori situati in paesi diversi dell’Ue) e il servizio deve essere gratuito.
Infine, i prestatori di servizi di pagamento saranno tenuti a fornire ai consumatori informazioni adeguate sul loro diritto di trasferire il conto bancario e sulla relativa procedura.

3. L’accesso ai conti di pagamento
La direttiva proposta consentirà ai consumatori in Europa di aprire un conto di pagamento presso un prestatore di servizi di pagamento dell’Ue anche se non sono residenti nel paese in cui il prestatore è situato.
Inoltre, i consumatori avranno il diritto di accedere a un conto di pagamento con caratteristiche di base quale che sia il loro luogo di residenza nell’Ue o la loro situazione finanziaria.

Gli Stati membri devono assicurare che almeno un prestatore di servizi di pagamento offra conti di pagamento con caratteristiche di base sul loro territorio e dovrebbero informare il pubblico circa la disponibilità di tali conti.
Il prestatore di servizi di pagamento non può addurre la situazione finanziaria della persona quale motivo per rifiutare un conto.
La direttiva elenca i servizi minimi da fornire con tale conto, tra cui rientrano i prelievi, i bonifici bancari e una carta di debito.
Gli scoperti o le linee di credito non saranno autorizzati sui conti di base.


Per ulteriori informazioni potete consultare il seguente link.


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