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Rossi: in Europa va vigilato anche il mercato Step

Data: 14/05/2013

L'europarlamentare interroga la Commissione europea sulla mancata trasparenza relativamente ai titoli short term emessi e sulla liquidità delle banche francesi.


La Commissione europea dovrebbe verificare che «il mercato francofilo multi-miliardario degli Short Term European Papers non crei condizioni di concorrenza sleale, a danno degli istituti bancari europei che non beneficiano di tale meccanismo».

La richiesta è stata formulata all’Esecutivo da Oreste Rossi mediante un'interrogazione parlamentare (allegata qui), che mira a fare chiarezza sulla scarsa trasparenza del mercato Step.

Ciò avviene dopo che il giornale tedesco Die Wielt ha messo sotto accusa il sistema in quanto sembrerebbe esposto a manovre fraudolente da parte degli operatori.

Lo Step, ha precisato Rossi in una nota, «è un mercato non regolamentato su cui istituzioni finanziarie, e non, emettono e negoziano obbligazioni a breve scadenza meno esposte al rischio di credito, e ad oggi il suo volume si attesta tra i 400 e i 500 miliardi di euro».

Per Rossi sono almeno due i fattori che destano sospetti: «circa il 50% di questi titoli è emesso da istituti bancari francesi e la Banca centrale di Francia, i cui gruppi sono molto attivi sul mercato Step, utilizza i dati forniti da una nota società privata francese con un volume di affari di circa 22 miliardi di euro».

Non solo, «tali obbligazioni vengono accettate dalla Bce come garanzia, nonostante questi titoli siano negoziati al di fuori delle borse ufficiali, ed è per questo che dovrebbero scattare maggiori controlli da parte dell'Europa».

Per Rossi se i dati trasmessi dalla Banca centrale di Francia alla Bce fossero inesatti, come presume la stampa tedesca, «la sopravvalutazione dei rating porterebbe le banche a godere di finanziamenti di gran lunga superiori a quelli che gli spetterebbero, e proprio questo circolo vizioso potrebbe generare conseguenze disastrose per la concorrenza dell'intero settore bancario europeo».

Da qui la richiesta alla Commissione europea di vigilare di più sulla trasparenza di questo mercato.


Per ulteriori informazioni potete consultare il seguente link.


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