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L’Euro-Attualità - continuazione

Data: 12/07/2005

La nuova normativa europea estende la responsabilità a tutti i soggetti coinvolti nella catena del trasporto marittimo, compresi il gestore, il noleggiatore e gli ufficiali responsabili del controllo della nave. Una seconda novità è la prova di responsabilità. Le nuove norme europee prevedono sanzioni nei confronti di tutti i soggetti della catena del trasporto marittimo che hanno provocato l’inquinamento agendo deliberatamente, incautamente o per negligenza grave. Non saranno più tollerati comportamenti sconsiderati e inaccettabili.
Secondo la nuova normativa europea, le sanzioni - penali o amministrative - devono essere efficaci, proporzionate e dissuasive e la loro entità deve essere armonizzata. L’armonizzazione delle sanzioni pecuniarie a livello comunitario è una novità particolarmente importante, in linea con il diritto internazionale. Quanto alle navi in transito nelle acque europee, la nuova legislazione obbliga gli Stati membri a cooperare e a rendere possibile l’avvio di un procedimento nello scalo successivo.
Inoltre, le nuove regole favoriranno la cooperazione fra gli Stati membri per individuare gli scarichi illeciti e sviluppare metodi per l’identificazione delle navi responsabili. L’Agenzia europea per la sicurezza marittima assisterà la Commissione e gli Stati membri, assicurando il monitoraggio e la sorveglianza via satellite. In questo contesto, l’Unione europea dovrà rafforzare le sinergie fra le autorità responsabili dei controlli, quali i servizi nazionali di guardia costiera.
La direttiva contro l’inquinamento provocato dalle navi dimostra che l’approccio europeo è efficace nei settori in cui la legislazione nazionale e internazionale è insufficiente. Contrariamente a quanto alcuni sostengono, le nuove regole non criminalizzeranno il settore marittimo, ma favoriranno la responsabilizzazione degli operatori e aiuteranno a eliminare dal settore chi inquina deliberatamente o per grave negligenza. L’obiettivo principale della nuova normativa è promuovere la qualità del trasporto marittimo e proteggere le coste e le acque europee.
In qualità di vicepresidente della Commissione europea e di membro del Parlamento europeo, riteniamo che ciò sia un nostro dovere nei confronti dei cittadini dell’Europa.


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