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Comunicato congiunto Berlino, Parigi, Roma su Croazia

Data: 01/07/2013

Comunicato congiunto Berlino, Parigi, Roma su Croazia


In occasione dell'ingresso della Croazia, i Giovani Federalisti Europei tedeschi, francesi e italiani salutano il Paese, le sue cittadine e i suoi cittadini e danno loro il benvenuto all'interno dell'Unione Europea!

Dopo la Slovenia, la Croazia è il secondo Paese dell'Ex-Jugoslavia a fare il suo ingresso nell'Unione Europea. "Per i Balcani occidentali, la cui storia, permeata di conflitti, è sempre stata al centro della storia europea, questo ingresso può significare un ulteriore passo verso il benessere e la stabilità anche per noi dell'Europa centrale", dichiara Daniel Matteo, Presidente della JEF-Germania. La Croazia si fa carico ora, in quanto membro dell'Unione Europea, anche di responsabilità riguardanti lo sviluppo futuro del benessere all'interno dei Balcani nonchè della costruzione di rapporti amichevoli non solo tra gli Stati limitrofi, ma anche e soprattutto tra le popolazioni facenti parte di diversi gruppi etnici e religiosi.

“L’adesione della Croazia è naturalmente un passo molto importante per tutta la regione”, aggiunge Aurélien Caron, Presidente dei Giovani Europei – Francia. “Non bisogna tuttavia dimenticare che un allargamento sempre più importante dell’Unione europea non può essere efficace senza un approfondimento dell’integrazione politica. Un’unione europea sempre più grande non può costruirsi senza dotarsi di legittimità democratica e mettere in piedi un autentico governo economico. Senza queste riforme per la messa in piedi di un’Europa federale la popolazione croata rischia di essere rapidamente delusa, mentre l’Unione europea diventerà ancora più difficile da governare.” “Nel corso della più grande crisi della storia del processo d’integrazione, l’adesione della Croazia è una buona notizia per l’Europa perchè dimostra che l’unificazione europea resta ancora un modello e un obiettivo in cui credere e per cui lavorare” ricorda Luca Lionello, Presidente della Gioventù Federalista Europea. “L’allargamento dei confini europei necessita ora di una più forte integrazione politica e di una svolta federale per dotare la zona Euro e l’Europa intera degli strumenti necessari a superare la crisi a vantaggio di tutti i cittadini europei, soprattutto dei nuovi arrivati.”

Anche i Giovani Federalisti Europei prendono parte a questo passo in avanti dell’integrazione europea. Infatti per quest’occasione un gruppo di giovani croati, francesi e tedeschi sta viaggiando per visitare diverse scuole a Parigi, Stoccarda e Zagabria. Le sezioni federaliste danno il benvenuto alla nuova generazione di giovani croati e intendono rafforzare le relazioni esistenti tra i loro Paesi.

Non dobbiamo altresì dimenticare che una parte della Croazia è già da lungo tempo membro dell'Unione Europea: i croati che vivono nell'Unione Europea, in Germania, Francia, Italia e negli altri Stati hanno dato un forte contributo allo sviluppo economico e culturale dei nostri Paesi. Abbiamo voluto ricordarlo e ringraziarli! Tanti auguri, sve najbolje!


La Gioventù Federalista Europea (GFE) è la sezione italiana degli Jeunes Européens Fédéralistes (JEF) e il gruppo giovanile del Movimento Federalista Europeo (MFE).

Il Movimento Federalista Europeo è stato fondato a Milano il 27-28 agosto 1943 da un gruppo di antifascisti raccolti intorno ad Altiero Spinelli. I principi sulla base dei quali esso è nato sono contenuti nel Manifesto di Ventotene, elaborato nel 1941 dallo stesso Spinelli, con la collaborazione di Ernesto Rossi e Eugenio Colorni. L'analisi e le proposte politiche contenute nel Manifesto si basano sulla presa di coscienza della crisi dello stato nazionale - ritenuto la causa principale delle guerre mondiali e dell'affermazione del nazifascismo - e sulla convinzione che solo il superamento della sovranità assoluta degli Stati attraverso la creazione di una Federazione europea avrebbe assicurato la pace in Europa. L'MFE si differenzia radicalmente dai modelli normali di organizzazione politica, i partiti e i gruppi di pressione. Diversamente dai gruppi di pressione, che cercano solo vantaggi particolari per gruppi particolari senza modificare necessariamente l'assetto dei poteri costituiti e a differenza dei partiti, che hanno come quadro privilegiato di azione il quadro nazionale, l'MFE esercita un'iniziativa politica autonoma rivolta alla fondazione di uno Stato nuovo, la Federazione europea.


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