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Agricoltura: no ai tagli del 4,9% ai pagamenti diretti nel 2013

Data: 25/06/2013

Il Parlamento europeo respinge la proposta di Commissione e Consiglio. Salvi gli agricoltori che percepiscono dall'Europa meno di 5mila euro. Soddisfatti De Castro e Fidanza.


13 Giugno 2013


L'Aula di Strasburgo ha respinto la proposta della Commissione europea di tagliare del 4,9% i pagamenti diretti agli agricoltori per il 2013.

Soddisfatto il Presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro, per il quale non si può accettare «che il taglio dei pagamenti diretti sia basato sulle conclusioni del Consiglio europeo del 7-8 febbraio, perché si tratta di un accordo politico che non è stato ancora approvato dal Parlamento europeo».

In attesa di un accordo, spiega in una nota, «il taglio dei pagamenti diretti dovrebbe basarsi sul massimale per il 2014 indicato dalla Commissione europea nella sua proposta sul quadro finanziario pluriennale», una proposta che per De Castro è «coerente con il mandato negoziale approvato da questa Plenaria sul regolamento dei pagamenti diretti».

«Non ci sembra equo e ragionevole - ha specificato - che tutti gli agricoltori debbano essere penalizzati con la stessa percentuale di taglio ed è per questo che abbiamo ritenuto necessario esentare gli agricoltori che ricevono fino a 5mila euro di aiuti l'anno».

Fidanza: l'Italia ha fatto squadra
Anche per Carlo Fidanza il voto con cui il Parlamento europeo ha respinto i tagli ai pagamenti diretti 2013 «per i nostri agricoltori è un segnale molto positivo. Tutti auspichiamo che a giugno si chiuda tanto l'accordo sulle prospettive finanziarie 2014-2020 quanto il negoziato sulla nuova Pac, ma nel frattempo non possiamo avallare ora tagli che potrebbero essere peggiorativi rispetto a quelli finali».

Pure per Fidanza è stato «molto importante respingere il blitz tedesco sui tagli agli agricoltori che percepiscono meno di cinquemila euro di contributi: la delegazione italiana ha ben lavorato per tutelare il 90% delle aziende agricole nazionali».


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