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Come cambierà Schengen

Data: 25/06/2013

Il diritto alla libera circolazione nello spazio europeo sarà garantito meglio. Gli ispettori saranno abilitati a effettuare visite senza preavviso per evitare controlli di frontiera illegali da parte delle autorità nazionali alle frontiere interne.


13 Giugno 2013


Il pacchetto governance di Schengen adottato oggi in prima lettura dal Parlamento europeo e già informalmente concordato con il Consiglio europeo è composto da due regolamenti.

Uno istituisce un nuovo meccanismo di valutazione della conformità alle regole per far fronte a situazioni d'emergenza. Un secondo regolamento modifica il codice frontiere di Schengen e introduce regole comuni per la temporanea reintroduzione dei controlli alle frontiere interne in casi eccezionali.

Per la prima volta sarà possibile per le squadre di ispettori effettuare visite senza preavviso per monitorare qualsiasi tentativo di introdurre controlli illegali alle frontiere interne.

In caso d'ispezione alle frontiere esterne invece, lo Stato membro interessato deve essere informato con almeno 24 ore di anticipo.
Le squadre saranno composte da esperti degli Stati membri, della Commissione europea e delle agenzie Ue.

Il codice frontiere Schengen (Schengen Borders Code - Sbc) già consente che controlli alle frontiere interne siano temporaneamente ristabiliti in circostanze eccezionali che potrebbero costituire una minaccia grave per l'ordine pubblico o la sicurezza interna.
L'Sbc cosi come modificato dal voto di Strasburgo chiarisce che qualunque reintroduzione di controlli alle frontiere interne costituisce un'eccezione e può avvenire solo come misura di ultima istanza, per un periodo di tempo limitato, in base a specifici criteri oggettivi e a una valutazione monitorata a livello di Unione.

In caso di minaccia grave per l'ordine pubblico o la sicurezza interna, i controlli possono essere ristabiliti per 30 giorni, termine che può essere prolungato per un massimo di sei mesi.

Quando eventi imprevedibili richiedono un'azione immediata (come un attacco terroristico), gli Stati membri potranno reintrodurre unilateralmente i controlli alle frontiere per un massimo di 10 giorni.

Qualsiasi prolungamento dovrà essere monitorato a livello di Ue.
Nel testo approvato si chiarisce che "la migrazione e l'attraversamento delle frontiere esterne di un gran numero di cittadini di paesi terzi non dovrebbero in sé essere considerate una minaccia per l'ordine pubblico o la sicurezza interna".

Il pacchetto governance di Schengen dovrebbe essere adottato formalmente dal Consiglio in autunno.

Bizzotto: penalizzati i paesi con frontiere esterne


La riforma approvata dal Palamento europeo per Mara Bizzotto «non serve praticamente a nulla, anzi rischia di essere addirittura peggiorativa e non porta nessun tipo di beneficio all'Italia e i paesi più esposti alle ondate di profughi».

Secondo Bizzotto "il paese messo sotto pressione da massicci flussi migratori non potrà più nemmeno prendere provvedimenti autonomamente, ma dovrà aspettare che la Commissione europea valuti la situazione e faccia una proposta da sottoporre poi agli altri Stati membri».

Per l'europarlamentare c'è «la concreta possibilità che altri Stati possano comunque ripristinare i controlli alle frontiere e lasciarci soli nel gestire eventuali emergenze umanitarie».

E provocatoriamente aggiunge: «a questo punto o stabiliamo delle regole chiare e severe e delle responsabilità condivise fra tutti gli Stati Membri per gestire eventuali flussi migratori eccezionali, oppure è meglio rinunciare definitivamente a Schengen ealla libera circolazione».


Per ulteriori informazioni potete consultare il seguente link.


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