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L'Europa standardizza gli alimenti speciali

Data: 25/06/2013

Il Parlamento europeo approva nuove norme per l'identificazione alimentare. In prima fila ci sono gli alimenti per l'infanzia, ma sono contemplati anche quelli per atleti e gli ipocalorici. Salvini solleva il problema: non considerata la celiachia.


11 Giugno 2013


Le norme relative all'etichettatura e al contenuto del latte per bambini e alimenti destinati a fini medici saranno meglio definite per tutelare i consumatori e aiutarli a distinguere più chiaramente tra alimenti di consumo corrente e alimenti per gruppi specifici.
Le regole sono state approvate in seconda lettura dal Parlamento europeo dopo essere state già concordate con il Consiglio. (QUI il testo dell'accordo)

La nuova normativa punta a semplificare le norme sull'etichettatura e sulla composizione degli alimenti per lattanti e quelli di proseguimento (per bambini tra i 6 e i 10 mesi), sugli alimenti a base di cereali, su quelli destinati a fini medici speciali e sui sostitutivi dell'intera razione alimentare a fini dietetici.
Include anche un elenco di sostanze come vitamine e minerali che possono essere aggiunte a questi alimenti.

L'etichettatura, la presentazione e la pubblicità degli alimenti per lattanti e l'etichettatura di alimenti di proseguimento non devono "contenere illustrazioni di lattanti o altre illustrazioni o diciture che inducano a idealizzare l'uso di tali formule" per non scoraggiare l'allattamento al seno.
Tuttavia, sono ammesse illustrazioni grafiche che facilitino l'identificazione delle formule per lattanti e di proseguimento e ne spieghino i metodi di preparazione.

Il Parlamento europeo chiede alla Commissione di valutare se il latte destinato alla prima infanzia abbia davvero "eventuali benefici nutrizionali rispetto a una dieta normale per un bambino che sta per essere svezzato".

Infine, la Commissione dovrebbe stilare una relazione per valutare se sussista la necessità di un'adeguata proposta legislativa per i prodotti alimentari destinati agli sportivi. Sempre la Commissione è invitata a garantire che i residui di pesticidi in questi prodotti siano ridotti al minimo.

Salvini: e i celiaci?

Matteo Salvini
affida a una nota il proprio commento, negativo, al voto odierno, rilevando come il Parlamento europeo, d'accordo col Consiglio, abbia «votato a favore dell'abrogazione delle norme ad hoc riguardanti prodotti alimentari destinati espressamente ai celiaci. Ora la disciplina di tali alimenti passerà nelle mani della Commissione europea».

Per Salvini è stata data carta bianca alla Dg Sanco, «di cui l'esperienza insegna a diffidare - sottolinea Salvini - . C'è il rischio che il celiaco non possa più distinguere facilmente tali prodotti specifici da alimenti comuni che riportano sulla confezione una semplice dicitura senza glutine».

Riguardo alimenti per celiaci, nota Savini, «c'è addirittura il rischio che per essere venduti ancora in farmacia debbano ottenere un'autorizzazione come medicinale ai sensi della direttiva 2001/83/CE».

Conclude dicendo che «si è ritenuto di poter sacrificare i malati di celiachia sull'altare della standardizzazione degli alimenti, che favorisce esclusivamente le multinazionali dell'alimentazione e le aziende che approfittano della mancanza di trasparenza».


Per ulteriori informazioni potete consultare il seguente link.


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