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L'Ue proteggerà meglio i lavoratori dai campi elettromagnetici

Data: 25/06/2013

Il Parlamento europeo approva il nuovo testo che assegna ai datori di lavoro la valutazione e la riduzione dei rischi. Nuovi limiti di esposizione stabiliti dall’Icnirp. La norma sarà direttiva a luglio.


11 Giugno 2013


Il Parlamento europeo ha approvato con 594 voti favorevoli, 40 contrari e 38 astensioni nuove regole per proteggere meglio i lavoratori esposti ai campi elettromagnetici.
Il testo è frutto di un accordo in prima lettura con il Consiglio.

L'accordo deve ancora essere approvato formalmente dal Consiglio dei ministri entro la fine del mese, per poter cosi pubblicare la nuova legislazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Ue il 1° luglio.

La direttiva integra nel diritto comunitario i nuovi limiti internazionali d'esposizione, ma introduce flessibilità per il settore militare e quello medico.
I datori di lavoro saranno tenuti a valutare e ridurre i rischi.

La normativa riguarda tutti i settori d'impiego, ma soprattutto i lavoratori esposti a un alto livello di rischio, per esempio nel settore siderurgico o persone che lavorano per lunghe ore vicino a Tv e radio emittenti e installazioni radar.

I limiti di esposizione ai campi elettromagnetici e le soglie per l'attivazione di contromisure saranno basati, d'ora in poi, sulle raccomandazioni della Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (Icnirp).

Le novità
Secondo le nuove norme spetterà dunque al datore di lavoro valutare i rischi di esposizione a campi elettromagnetici e adottare le misure necessarie per ridurne il livello, come ad esempio attraverso la scelta delle attrezzature o con l'uso di meccanismi di blocco o schermatura.

Dato che i limiti introdotti possono ostacolare l'uso di alcune tecnologie come la risonanza magnetica (Mri) e alcune applicazioni militari, la direttiva prevede eccezioni in queste aree, a condizione che siano adottate misure per ridurre gli effetti negativi sulla salute e i rischi per la sicurezza.

La nuova direttiva copre gli effetti biofisici diretti (il riscaldamento dei tessuti, la stimolazione di muscoli, nervi e degli organi sensoriali) e indiretti (interferenza con dispositivi medici elettronici come il pacemaker) nel breve termine.

Dietro insistenza del Parlamento europeo, la Commissione europea dovrà monitorare il progresso scientifico e proporre, se necessario, misure adeguate per affrontare gli effetti sulla salute a lungo termine.


Per ulteriori informazioni potete consultare il seguente link.


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