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Data: 30/04/2013

Davvero troppo per parlare di una linea caso per caso. Ovvio che c'è il problema tedesco: negli ultimi giorni Angela Merkel (ma anche gli esponenti tedeschi della Bce) ha fatto sapere a chiare lettere quanto è distante dalla linea della flessibilità nell'aggiustamento dei conti pubblici.

In piena campagna elettorale ci si meraviglierebbe del contrario. La Germania non vuole fare sconti, ma se la sta passando molto male a causa della la paralisi economica dei vicini. Impossibile il decoupling dai destini dell'Eurozona. D'altra parte, è un fatto che il ministro delle finanze Schaeuble ha pubblicamente aperto al rinvio di un anno dei target di bilancio della Francia pur rimbrottando l'Italia.
E anche la Bce si è arresa all'evidenza: secondo Francoforte è giustificato allungare i calendari a fronte di impegni precisi di riforma strutturale.


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