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Società di audit: bocciata la rotazione ogni 6 anni

Data: 30/04/2013

La Commissione giuridica del Parlamento europeo respinge la proposta della Commissione europea. Si preferisce il limite dei 14 anni, estensibili a 25.


25 Aprile 2013


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles


La Commissione giuridica del Parlamento europeo ha bocciato la proposta della Commissione di rendere obbligatoria la rotazione della società di audit per il controllo contabile ogni 6 anni optando per un massimo di 14 anni che possono essere estesi a 25 anni a condizione di una serie di salvaguardie.

Oggi c'è stato un voto a maggioranza, che permetterà l'avvio di negoziati con il Consiglio sulle nuove regole di audit.

Per aprire il mercato alla concorrenza il Parlamento europeo ha migliorato la trasparenza sostenendo la proibizione delle clausole contrattuali con cui le quattro principali società di auditing (The Big Four, e cioè Deloitte, Ernst and Young, Kpmg e PriceWaterhouseCoopers, controllano l'intero settore) richiedono che la revisione contabile sia fatta da almeno una di loro.

Il motivo della bocciatura della rotazione di 6 anni è che sarebbe stato "troppo costoso" e costituirebbe un intervento troppo pesante nel mercato della revisione contabile. Sinistra e Verdi hanno votato contro.

La legge impone agli auditori di pubblicare rapporti sulla base degli standard internazionali, per i revisori delle società di interesse pubblico, cioè banche, assicurazioni, quotate, gli europarlamentari hanno concordato sul fatto che le società di audit devono fornire ad azionisti e investitori una indicazione dettagliata su quello che hanno fatto e una assicurazione generale dell'accuratezza dei conti societari.


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