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Cresce l'iniziativa contro la doppia sede del Parlamento europeo

Data: 30/04/2013

L'iniziativa SingleSeat punta ad avere un'unica sede del Parlamento europeo. Lo scopo è risparmiare un miliardo di euro a legislatura. Lara Comi: la spending review riguardi anche le istituzioni. Prevale Bruxelles contro Strasburgo.

D.C.


23 Aprile 2013


Nel corso dell'ultima plenaria una buona fetta di deputati europei si è nuovamente espressa contro il regime della doppia sede del Parlamento europeo: Bruxelles, sede di lavoro quotidiano e Strasburgo, sede delle plenarie mensili (e a queste due andrebbero aggiunti gli uffici amministrativi di Lussemburgo).

Sono stati approvati due emendamenti in cui si esorta i 27 Stati membri a riconsiderare la questione relativa alla sede del Parlamento e ai suoi luoghi di lavoro, nel quadro della prossima revisione del trattato, viste le spese aggiuntive che comportano le tre sedi dell'Assemblea.

Le stime ufficiali indicano che circa 1 miliardo di euro a legislatura vanno sprecati perché i Governi dell'Ue obbligano, in virtù del Trattato, a trasferire la sede di lavoro da Bruxelles a Strasburgo ogni mese per quattro giorni di sessione.

Tutto ciò costa 180 milioni di euro l'anno e, si è calcolato, produce annualmente 19.000 tonnellate di Co2.

Il 23 ottobre scorso il 77% dei deputati ha votato una posizione che invita i Governi dell'Unione a risolvere questo problema.

E all'interno del Parlamento si è costituito un direttivo al riguardo, il gruppo Single Seat (QUI il sito dell'iniziativa), di cui fa parte Lara Comi.

Interpellata da Europarlamento24 all'uscita da un convegno a Bruxelles sul tema, Comi ha confermato che sono stabilite le tappe d'azione: «scrivere ai primi ministri dei 27, supportare i parlamentari che si impegnano sul tema, attendere una risposta da parte della Presidenza irlandese (entro la sua scadenza, il 30 giugno - ndr), attendere la pronuncia al riguardo del Consiglio».

La fase odierna, quindi, è fatta più di azioni preparatorie e di attese. Ma l'iniziativa sta prendendo corpo: «il parere favorevole dei deputati sta crescendo - ha detto Comi - A noi tocca una campagna di sensibilizzazione efficace, perché non si può applicare la politica del rigore senza fare una spending review interna alle istituzioni».


Per ulteriori informazioni potete consultare il seguente link.


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