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Officine: la separazione dei compiti è rischiosa

Data: 30/04/2013

Lo pensa Mara Bizzotto, che si schiera contro la proposta della Commissione europea tesa a tenere separate le officine di revisione dei veicoli da quelle di manutenzione.


23 Aprile 2013


«Se attuata, la proposta della Commissione europea sulla revisione dei veicoli si tradurrà nell'ennesima stangata per l'economia italiana con la scusa della sicurezza stradale e dell'armonizzazione delle regole».

Lo ha detto Mara Bizzotto, membro della Commissione Trasporti al Parlamento europeo, schierandosi contro il provvedimento presentato da Bruxelles che intende imporre l'obbligo, in tutta Europa, di mantenere divise le strutture adibite alla revisione da quelle addette alla riparazione.

Bizzotto ha presentato un'interrogazione alla Commissione euroea, la Bizzotto ribadendo che, «se la sicurezza resta un'assoluta priorità, non esiste alcuno studio o statistica che dimostri una stretta correlazione tra guasti tecnici dei veicoli come causa principale di incidente stradale».

E cita qualche cifra a supporto: «in Germania, dove le revisioni sono da tempo affidate a soggetti diversi dalle officine, nel biennio 2010-2011 si è registrato un aumento del numero delle vittime di incidenti stradali pari al 10%, a fronte invece di un -4% registrato in Italia, dove le imprese di riparazione si occupano anche dei controlli di legge».

Bizzotto insiste sulla necessità che la Commissione riveda la sua proposta considerando «i rischi che un mercato oligopolistico delle revisioni, ispirato più ai profitti che alla sicurezza, potrebbe provocare ai cittadini d'Europa».

E quel che è peggio, per Bizzotto «è il grave colpo che, in tempi di storica recessione, verrebbe assestato al sistema delle Pmi italiane che hanno investito in protocolli molto costosi per ottenere le certificazioni e dotarsi delle apparecchiature necessarie a svolgere le revisioni».


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