Data: 16/07/2013
Il Parlamento europeo vota per aggravare le sanzioni. Tre anni a chi utilizza botnet. Responsabilità anche per le imprese.
10 Luglio 2013
Secondo le nuove regole approvate nell'ultima plenaria prima della pausa estiva dal Parlamento europeo, la criminalità informatica sarà soggetta a un inasprimento delle pene e, parallelamente, si migliorerà la prevenzione nel settore.
La proposta di direttiva, che ha già ottenuto il consenso informale da parte degli Stati membri, è stata approvata con 541 voti favorevoli, 91 contrari e 9 astensioni. Il testo dovrà poi essere adottato formalmente dal Consiglio e quindi recepito entro due anni dagli Stati membri.
Le novità Per i casi più rilevanti di accesso, interferenza e intercettazione illeciti a sistemi di informazione e dati, verrà infatti imposto ai Paesi dell'Unione un termine massimo di reclusione che non sia inferiore ai due anni. Tre anni la pena minima fissata invece per l'utilizzo di “botnet”, volti a infettare i computer, e possibilità di arrivare fino a cinque per gli attacchi informatici attuati ai danni di infrastrutture “critiche” come le reti di trasporto.
Per rendere la cooperazione di polizia e giudiziaria più efficace, sarà inoltre stabilito un tetto massimo di 8 ore entro le quali gli Stati membri dovranno rispondere alle richieste più urgenti.
La direttiva, di cui a breve si attende l'adozione formale, coinvolgerebbe infine anche le imprese. Verrà infatti probabilmente introdotta la responsabilità delle persone giuridiche per i reati commessi a loro vantaggio e le sanzioni potrebbero arrivare ad includere anche la chiusura degli stabilimenti.
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