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CdR a favore di una Pac decentralizzata e per i giovani imprenditori

Data: 16/07/2013

Nella sessione plenaria di luglio il Comitato delle Regioni chiede di investire sulle smart grid e propone obiettivi ambiziosi in tema rifiuti. Discussi anche il nuovo accordo sulla politica agricola europea e l'e-health.

Chiara Bertoletti


10 Luglio 2013


Nuova sessione plenaria per il Comitato delle Regioni, riunitosi a Bruxelles il 3 e 4 luglio con un'agenda ricca di tematiche cruciali per il futuro dell'Unione europea, tra cui il nuovo accordo sulla Pac 2014-2010, il mercato energetico, la gestione dei rifiuti e la sanità elettronica. Nel corso della sessione è stata inoltre accolta la nuova delegazione proveniente dalla Croazia e composta da nove membri.

In materia di Pac 2014-2020, come riportato dalla testata francese Europolitique, il contributo del Comitato delle Regioni all'elaborazione della riforma ha posto l'accento su due obiettivi chiave.

In primis, si sostiene l'agricoltura come motore per la creazione di impiego e crescita, in quanto settore di fondamentale importanza per il rilancio economico. Secondariamente, il CdR richiama alla necessità di una nuova politica agricola europea di tipo decentralizzato, che attribuisca dunque un ruolo di maggior rilievo alle regioni e ai poteri locali. Se da un lato dunque l'accordo è “ben lungi dall'essere ritenuto perfetto”, viene invece accolta con favore collettivo la decisione di sostenere la nuova generazione di giovani imprenditori agricoli, ai quali si vuole consegnare la visione di un futuro concreto.

Parlando invece di energia, le autorità locali e regionali sono state presentate dal CdR come la fondamentale chiave di funzionamento per sviluppare un mercato europeo più integrato, competitivo e flessibile.

A tal proposito, è stata adottata all'unanimità la relazione presentata da De Vey Mestdagh, che richiede un maggiore supporto per le nuove imprese del settore energetico, nonché una più efficace protezione dei consumatori. In linea con gli obiettivi Ue per il 2020, il Cdr sostiene con forza l'investimento nelle reti intelligenti e un miglioramento degli standard attuali a livello europeo, nazionale e regionale, ritenendo le smart grids parte integrante dello sviluppo energetico.

Nell'ambito di gestione e riciclaggio dei rifiuti, il Cdr ha fissato obiettivi ambiziosi, tra cui il divieto di smaltimento in discarica, entro il 2020, di tutti i rifiuti biodegradabili. Su opinione presentata dal relatore belga Lebrun, e adottata dalla stragrande maggioranza della sessione plenaria, si invoca inoltre l'introduzione di un unico metodo per la contabilità dei rifiuti, nonché pone l'attenzione sul principio del “chi inquina paga”, più favorevole per enti locali e regionali. Il documento è stato stillato su richiesta della Commissione europea e contiene raccomandazioni specifiche in vista delle proposte che la stessa prevede di pubblicare in merito per il 2014.

Nel dibattito riguardante l'e-health, che la Commissione europea prevede di incrementare fino al 2020 in tutti i paesi dell'Unione, Il Consiglio si è espresso in favore di un approccio che ponga al centro il cittadino, coinvolgendo pienamente anche le autorità locali. Pur accogliendo favorevolmente i piani di sfruttamento delle nuove tecnologie e degli strumenti digitali nella distribuzione dei servizi, il CdR sottolinea come la costruzione di un legame di fiducia con i pazienti e i fornitori di servizi debba essere parte fondante della strategia Ue in materia di salute elettronica, in particolare per quanto riguarda la privacy dei dati. Come dichiarato dal relatore Johan Sauwens, “l'Europa deve investire su un sistema di e-health efficiente che fornisca servizi sanitari migliori e a costo più basso”, in un'ottica di maggior vicinanza tra dottori e pazienti, nonché di livellamento delle disparità.

Riguardo l'unione economica e monetaria è stato richiesto dal CdR un rafforzamento del ruolo delle regioni nella progettazione e nell'implementazione delle riforme strutturali, sostenendo la necessità di sviluppare un approccio più costruttivo e dialogico, orientato a una crescita che bilanci sanzioni e incentivi. I membri del Cdr hanno inoltre invitato gli Stati membri a considerare la firma di un "Patto di Investimento Sociale", per fissare obiettivi di livello nazionale al riguardo.

Parte della sessione plenaria è stata infine dedicata alla cerimonia di premiazione del marchio “Regione imprenditoriale europea”, assegnato ogni anno alle tre migliori strategie regionali per lo sviluppo dell'imprenditoria. Vincitrice per il 2013 insieme alle Fiandre e al Noord-Brabant anche la regione Marche, che ha presentato un “new deal” basato su un rinnovato sviluppo regionale e settori di crescita innovativi.


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