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Banda larga: Europa in ritardo nel liberare lo spettro radio

Data: 30/07/2013

La metà degli Stati membri non ha rispettato la scadenza del 1° gennaio 2013 e ha chiesto un rinvio della stessa. Concessa una deroga solo a nove Paesi, ma, dice Kroes, è l'ultima volta.


24 Luglio 2013


La liberazione della banda a 800 MHz è uno step fondamentale per aumentare la diffusione dei servizi wireless a banda larga 4G Lte.
Questo spettro di frequenze ha infatti la capacità di supportare la banda larga wireless in un paese intero, senza eccezione per le zone più rurali o isolate.

Per tale ragione risale al 2010 la decisione della Commissione europea di armonizzare la banda a 800 MHz in tutti gli Stati Membri, fissando la scadenza al 1° gennaio 2013.

Tuttavia, non rispettando quest'ultima, ben 14 Paesi Ue hanno chiesto di rinviare l'uso di tali frequenze a causa di motivi eccezionali.
Una conseguenza dei ritardi è che i telefonini non sono pienamente operativi a livello europeo, a causa della mancata inclusione negli stessi dei chip radio necessari per collegarsi.

Solo a nove Stati membri sono state tuttavie concesse deroghe temporanee, ovvero a Spagna, Cipro, Lituania, Ungheria, Malta, Austria, Polonia, Romania e Finlandia.

Kroes: «che sia l'ultina volta»

«Una concessione pragmatica che sarà anche l'ultima», come dichiarato in una nota dal Vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes.
Infatti, come sottolinea ulteriormente «ogni ritardo nella liberazione dello spettro radio danneggia la nostra economia ed è frustrante per i cittadini. Per questo motivo la riforma dello spettro sarà al centro della proposta per un mercato unico delle telecomunicazioni che la Commissione presenterà a settembre».

Nel caso di Grecia, Lettonia e Repubblica Ceca si è resa invece necessaria una valutazione supplementare.


Per ulteriori informazioni potete consultare il seguente link.


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