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Appalti pubblici: semplificazione ed equità nella riforma Ue

Data: 30/07/2013

Approvazione del Coreper al testo che ha già ottenuto l'accordo informale fra Consiglio e Parlamento europeo e si avvia a sostituire la precedente normativa del 2004.


Luglio 2013


La riforma della politica degli appalti pubblici aveva raggiunto lo scorso giugno un accordo tra la Presidenza del Consiglio e i rappresentanti del Parlamento europeo.
Giunta ora anche l'approvazione della Commissione dei Rappresentanti Permanenti (Coreper) e nei prossimi mesi si attende l'adozione formale del testo.

La riforma apporterà miglioramenti a una serie di aree relative all'approvigionamento di beni, opere e servizi, in un'ottica di semplificazione delle procedure, rese più flessibili rispetto all'attuale regime, risalente al 2004. Pietra angolare di questo indirizzo sarà la promozione degli approvvigionamenti elettronici.
Le nuove regole cercheranno inoltre di assicurare l'inclusione di obiettivi socialmente condivisi nel processo di approvvigionamento stesso, quali la protezione ambientale e l'innovazione, così come la battaglia ai cambiamenti climatici e l'occupazione.

Altro intento del pacchetto legislativo sarà quello di sviluppare misure concrete al fine di rimuovere le barriere d'ingresso al mercato per le piccole medie imprese, riducendo ad esempio i requisiti richiesti per la partecipazione.
Non da ultimo, il nuovo regime si occuperà maggiormente di prevenire, identificare e rimediare a conflitti di interesse insorgenti dalla direzione delle procedure d'appalto.

Le nuove direttive contengono per gli Stati membri obblighi di monitoraggio e rapporto sull'attività degli appalti pubblici, così da incrementare l'efficacia e l'applicazione uniforme della legislazione europea nel settore.


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