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Trasporto merci, Lussemburgo boccia i programmi inefficaci

Data: 30/07/2013

Da una nuova relazione della Corte dei conti europea emerge il fallimento dei programmi Marco Polo nel raggiungere gli obiettivi, a partire dal trasferimento del traffico merci dalla strada ad altre modalità.


17 Luglio 2013


La politica dell'Unione europea in materia di trasporti include l'obiettivo di trasferire il traffico delle merci dalla strada ad altre modalità di trasporto, come quello ferroviario o marittimo.

Per questa ragione, dal 2003 i programmi Marco Polo I e II hanno finanziato una serie di progetti che mirassero a sviluppare vie alternative, con la previsione di conseguenze positive sia a livello ambientale, sia a livello di congestione e sicurezza stradale.

Tuttavia, la Corte dei conti europea, a seguito un controllo (audit) sull'efficacia o meno di tali programmi, ha rilevato che questi ultimi non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Come emerge infatti da una relazione della stessa, preceduta da verifica in loco di 16 progetti completati, questi ultimi hanno avuto scarso impatto nel trasferire il traffico merci su gomma verso altre modalità di trasporto e la sostenibilità dei servizi finanziati è scarsa.

Inoltre, non vi sono dati affidabili per valutare i benefici attesi a livello d'impatto ambientale e non è stato presentato un numero sufficiente di proposte qualitativamente valide. Quest'ultima mancanza è derivata dal modo in cui i programmi erano concepiti, che li ha resi poco adatti per le imprese.

La rigidità gestionale e le difficoltà di attuazione hanno infatti portato i beneficiari a decidere di non attuare i progetti approvati, di terminarli anticipatamente o di cancellare la portata dei servizi finanziati una volta concluso il progetto. Non da ultimo, l'audit Marco Polo ha fatto emergere seri indizi di “effetto inerziale”, indicante che i progetti sarebbero stati avviati anche senza il sussidio europeo: ipotesi confermata da 13 beneficiari su 16.

Alla luce di tali risultati, la Corte dei conti ha raccomandato al Consiglio, al Parlamento europeo e alla Commissione di cessare il finanziamento Ue ai servizi di trasporto merci che seguono lo stesso schema dei programmi Marco Polo.


Per ulteriori informazioni potete consultare il seguente link.


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