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Più flessibilità per i 325 miliardi destinati alle regioni europee

Data: 30/07/2013

La Commissione Sviluppo Regionale del Parlamento europeo ha approvato le nuove regole di investimento, orientate a una più ampia coesione territoriale, minore burocrazia e focalizzazione su tematiche ambientali.


17 Luglio 2013


Nell'ambito della nuova politica di coesione la Commissione Sviluppo Regionale (Regi) del Parlamento europeo ha approvato le nuove regole d'investimento per i 325 miliardi di euro destinati alle regioni dell'Unione europea.

Il finanziamento, che rappresenta un terzo del budget europeo pluriennale 2014-2020, servirà ad incentivare la crescita locale e la creazione di lavoro, nell'ambito di politiche regionali più focalizzate sulle questioni ambientali.

Uno dei punti condivisi dai membri del Parlamento europeo è la semplificazione delle procedure burocratiche e il parallelo sviluppo di un nuovo quadro strategico comune.

Tale orientamento si concretizzerà in un'unica linea guida per tutti i cinque fondi di sviluppo regionale.

Prevista inoltre per gli Stati membri l'opportunità di combinare tra loro alcuni dei fondi stessi, così da massimizzare l'impatto dei singoli progetti, all'interno dei quali potrebbero essere introdotte “condizioni di performance” volte allo sviluppo di politiche più efficienti.

Le nuove regole concentreranno l'investimento su un ridotto numero di temi legati agli obiettivi di Europa 2020, la cui pianificazione sarà tuttavia resa più flessibile.

Per quanto riguarda invece specificatamente il Fondo di Coesione, si approva un'estensione della sua portata. Saranno infatti ammesse al finanziamento nuove aree come l'energia rinnovabile nelle abitazioni private e investimenti chiave nel settore rifiuti.

Ai partner regionali viene infine assicurato, da parte dei membri del Parlamento europeo, un maggior peso decisionale e riconosciuta la possibilità di attuare una più ampia cooperazione territoriale a livello strategico, come per i bacini marittimi.

La Commissione Sviluppo Regionale, Regi, presieduta attualmente da Danuta Maria Hübner, ha il compito di assicurare che l'Unione e i suoi Stati membri impostino politiche economiche volte a “promuovere la coesione economica, sociale e territoriale, e la solidarietà tra gli Stati membri”, così come disposto dall'articolo 3 del Trattato sull'Unione europea.

Per raggiungere tale obiettivo, la Commissione Regi lavora a stretto contatto con la Presidenza dell'Unione, con il Consiglio, con la Commissione europea e con gli organismi consultivi, quali il Comitato delle Regioni e il Comitato economico e sociale, nonché vari enti regionali e locali. Formata da 50 membri e da 50 supplenti, la Commissione Sviluppo Regionale rappresenta tutti i gruppi del Parlamento europeo e gestisce il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo di coesione e altri strumenti di politica regionale.


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