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Bilancio Ue 2014: il Consiglio vuol tagliare crescita e lavoro

Data: 17/09/2013

Fanno discutere gli ulteriori tagli che il Consiglio Ue ha proposto di attuare al bilancio del 2014 ai danni di ricerca e occupazione. Analisi degli emendamenti in Commissione Budg a inizio ottobre e voto in plenaria il 23.


11 Settembre 2013

Il Consiglio Ue ha presentato il progetto di bilancio dell'Unione europea per il 2014, includendo alcuni tagli oggetto di dibattito, cosa che ha suscitato la critica del Parlamento europeo.

Secondo la proposta, quest'ultimo prevede 142,5 miliardi di euro in stanziamenti d'impegno e 136,1 miliardi di euro in stanziamenti di pagamento, ovvero tagli per 9 miliardi di euro (-6%) in impegni e 9,5 miliardi di euro (-6,6%) in pagamenti, a confronto con il 2013.

I settori in cui il Consiglio ha proposto i tagli più ingenti, per un totale di 426 milioni di euro (-3%), riguardano l'occupazione e i programmi di crescita per la ricerca, l'istruzione e le piccole e medie imprese.

Una decisione che fa discutere rispetto alle promesse di ripresa economica e che, come dichiarato in una nota dalla relatrice sul bilancio 2014, Anne Jensen, indica che "il Consiglio ha scelto di fare business as usual, tagliando il già limitato bilancio proposto dalla Commissione. È inaccettabile che il Consiglio proponga di fare i tagli più cospicui alle politiche di crescita quali la ricerca e l'innovazione".

Il Consiglio Ue ha inoltre proposto tagli per 157 milioni di euro in materia di politica estera (-2,5%) e 153 milioni di euro per l'amministrazione (-1,8%).
I settori di spesa meno colpiti risultano dunque essere i fondi strutturali e l'agricoltura.

Non vi è tuttavia ancora nulla di definitivo, in quanto la Commissione bilanci del Parlamento europeo prenderà posizione sugli emendamenti del Consiglio il 2 e 3 ottobre. Questa posizione sarà poi messa ai voti della plenaria il 23 ottobre e se il Consiglio non accetterà le modifiche del Parlamento seguirà un periodo di conciliazione di 21 giorni alla decisione stessa.

Problemi irrisolti per il budget 2013
Parallelamente alle dette discussioni, si teme che la problematica questione della carenza di pagamenti per il 2013 possa influenzare i negoziati sul bilancio 2014, se non si trova rapidamente una soluzione.
All'inizio del 2013, la Commissione aveva stimato il deficit a 11,2 miliardi di euro per pagare i conti in sospeso di quest'anno, ma finora gli Stati membri si sono accordati solo per 7,3 miliardi di euro.

Una preoccupazione parlamentare è rappresentata anche dall'aumento dei costi degli impegni in sospeso, che devono ancora essere trasformati in pagamenti (i cosiddetti "arretrati da liquidare" Adl).
Gli Adl, entro la fine di quest'anno, saranno pari a 235 miliardi di euro, una cifra che si aggiungerà ai pagamenti futuri.


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