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Occupazione giovanile: investire nella green economy

Data: 06/11/2013

Tre milioni di green job, 328mila aziende italiane (22%) dell’industria e dei servizi con almeno un dipendente che dal 2008 hanno investito, o lo faranno quest’anno, in tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale e risparmiare energia. A scattare la fotografia dell’economia “verde” nazionale è “GreenItaly 2013. Nutrire il futuro”, il rapporto annuale di Unioncamere e Fondazione Symbola che è stato presentato a Milano presso la sede di Expo 2015.

Dalle 328mila aziende “verdi” quest’anno arriverà il 38% di tutte le assunzioni programmate nell’industria e nei servizi: 216.500 su un totale di 563.400. I green job diventano dunque protagonisti dell’innovazione e copriranno addirittura il 61,2% di tutte le assunzioni destinate alle attività di ricerca e sviluppo delle nostre aziende. È questa la green economy italiana, cui si devono 100,8 miliardi di euro di valore aggiunto prodotto, in termini nominali, dalla green economy nel 2012, pari al 10,6% del totale dell’economia nazionale, esclusa la componente imputabile al sommerso.

Dalla green economy nazionale arrivano segnali positivi anche sul tema dell’occupazione giovanile: il 42% del totale delle assunzioni under 30 programmate quest’anno dalle imprese dell’industria e dei servizi con almeno un dipendente verrà fatto proprio da quel 22% di aziende che fanno investimenti green. E anche sul fronte dei diritti: se guardiamo ai green jobs, tra le assunzioni a carattere non stagionale, l’incidenza delle assunzioni a tempo indeterminato è del 52%, mentre scende al 40,5% per le figure non connesse al settore green.


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