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Il Sistema Italia decolla, dalla portaerei Cavour

Data: 11/11/2013

Partirà mercoledì dai porti di Taranto e Civitavecchia la Campagna Navale della Marina Militare “Sistema Paese in Movimento”, che vedrà impegnato il Gruppo Navale Cavour nei prossimi cinque mesi dal Golfo Arabico all’Africa. Il Gruppo Navale – costituito dalla fregata Bergamini, dalla Nave di Supporto Logistico Etna, dal pattugliatore Borsini al comando della Portaerei Cavour – ha l’obiettivo di promuovere le eccellenze italiane in ambito imprenditoriale e di offrire assistenza umanitaria.

Queste le parole del Ministro della Difesa Mario Mauro che ha presentato l’iniziativa durante una conferenza stampa tenutasi la settimana scorsa a Roma. Molteplici le finalità del progetto continua il Ministro: dall’addestramento del personale militare alla sicurezza marittima, attraverso operazioni di contrasto al fenomeno criminale della pirateria, al rafforzamento del dialogo e della cooperazione tra nazioni, organizzazioni e aziende per promuovere il Made in Italy in ogni suo aspetto.

Secondo gli ideatori, il viaggio di 146 giorni, che si concluderà il 7 aprile 2014, costituirà l’opportunità di rafforzare la presenza dell’Italia nelle aree geografiche considerate strategiche per gli interessi nazionali, oltre che di fornire assistenza umanitaria alle popolazioni bisognose grazie a iniziative che vedranno il coinvolgimento del Corpo Nazionale delle Infermiere Volontarie della CRI, della Fondazione Operazione Smile Italia Onlus e della Fondazione Francesca Rava N.P.H Italia Onlus.

L’iniziativa “Sistema Paese in Movimento” non è passata inosservata, almeno da quando ne è stata resa pubblica l’esistenza. Sono già diversi gli interventi in rete che ne criticano diversi aspetti soprattutto quelli legati al ruolo delle nostre forze armate nella promozione economica e culturale del nostro paese. Giorgio Beretta su Unimondo ha sottolineato come “ il “Tour promozionale del Sistema Paese” della Cavour va già configurando uno nuovo modello di cui pochi pare intendono rendersi conto. Un modello in cui la Difesa non fa più solo le sue “normali attività promozionali” (cioè partecipare alle Fiere e esposizioni di armamenti), ma si “auto-promuove” e anzi fa da traino non solo per la promozione commerciale delle industrie nazionali e diventa capofila di “sistema” (il sistema Paese) in cui militare e civile, attività profit e non profit, commercio e cooperazione allo sviluppo, vanno a braccetto”.
Alfredo Somoza si domanda invece dalle pagine del suo blog se sia lecito fare diventare i militari ambasciatori del made in Italy e quanto sia lecito, utilizzando mezzi dello Stato, promuovere la produzione bellica nazionale in quei paesi segnati da conflitti in corso o potenziali.

Il Ministro precisa però che la Campagna Navale è stata organizzata dal Ministero della Difesa in collaborazione con i Ministeri degli Affari Esteri, Sviluppo Economico e dei Beni Culturali e che il 65% del suo costo totale è sostenuto dai partner dell’industria privata che hanno creduto nel progetto (quindi il 35% lo paghiamo noi). Per fare nomi e cognomi si tratta di Beretta Holding, Gruppo Ferretti, Blackshape, Ferrero, Federlegno Arredo, Elettronica, Intermarine, Mermec Group e Pirelli. A bordo della Cavour si potranno ammirare i prodotti DOC di casa nostra (gruppo Finmeccanica), gli elicotteri di AgustaWestland, le armi e i sistemi da combattimento di OTO Melara, STRALES, Selex ES, WASS, Telespazio e MBDA.
Ma non dimentichiamoci che il tour ha anche uno scopo umanitario! Tanti bambini ammalati potranno salire sulle navi ed essere aiutati da medici e volontari della Croce Rossa e delle due Onlus coinvolte (come? perché? da chi?) nel progetto che regaleranno occhiali e sorrisi.

Se questo è il Sistema Italia di cui tanto si è parlato anche nel mondo della cooperazione, forse avevamo capito bene, è il solito Sistema Italia, quell’establishment impermeabile che ben conosciamo fatto di politica, business e finanza che crede di rappresentare l’eccellenza italiana.


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