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Lamassoure: budget Ue, un passo verso la soluzione

Data: 12/11/2013

Il presidente della Commissione Bilanci fa il punto dopo i negoziati trilaterali. Grandi sforzi e senso di responsabilità del Parlamento europeo. I fattori per chiudere il 2013 onorando gli impegni ci sono. E per il 2014 vanno evitate le scelte improponibili.

D.C.


08 Novembre 2013


Alain Lamassoure, presidente della Commissione Bilanci del Parlamento europeo, ha affidato a una nota il resoconto dei dialoghi a tre (con Commissione e Consiglio) riguardo il prossimo bilancio europeo, alla vigilia dei negoziati di conciliazione fra i 28 ministri delle finanze Ue e la delegazione del Parlamento europeo.
L'incontro di chiusura della procedura di conciliazione fra Parlamento europeo e Consiglio e che dovrà produrre un accordo sul budget del prossimo anno è pianificato per l'11 novembre.

Dalle parole di Lamassoure traspare una produttiva fatica prodotta, accompagnata da un alto senso di responsabilità da parte del Parlamento europeo.
Fattori che lo spingono a dire che è stato fatto un passo concreto verso la soluzione dei problemi di bilancio Ue.

«Gli stanziamenti di pagamento necessari per finire il 2013 onorando gli impegni sono garantiti» ha detto il presidente della Commissione Budg. Per farlo, ha puntualizzato, sarà necessario aumentare di 11,2 miliardi di euro, ossia dell'8%, il budget iniziale fissato dai ministri Ue.
Su tutto, sottolinea, conta «la ferma determinazione del Parlamento europeo che ha salvato l'Europa dall'inadempienza nei pagamenti».

Riguardo i negoziati per il budget 2014, secondo Lamassoure va ancora garantito che l'Ue non abbia a trovarsi nella stessa situazione la prossima primavera.
E qui c'è il richiamo forte: «con le cifre che sono in mano agli Stati saremmo obbligati a scegliere fra il sostegno al lavoro per i giovani, risarcire le popolazioni colpite da calamità, aiutare i profughi. Una scelta che sarebbe immorale».

Lamassoure ha perciò ricordato che la proposta del Parlamento europeo è di finanziare tutte e tre le priorità, facendo i conti con un budget Ue ridotto del 6% in ottemperanza alle richieste sul rigore. Ossia partecipando tutti: «è il momento di agire in linea con le proprie responsabilità».


Fonte: Europarlamento24.eu


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