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Lavoratori Ue: più tutele per la libertà di movimento

Data: 12/11/2013

La Commissione Occupazione del Parlamento europeo ha adottato una risoluzione volta a garantire maggiormente il diritto alla mobilità dei lavoratori europei. Interessati lavoratori permanenti, stagionali, frontalieri e autonomi.


06 Novembre 2013


La Commissione Occupazione del Parlamento europeo ha approvato una serie di misure per aiutare i cittadini europei che desiderano lavorare in un altro Stato membro.

La risoluzione, adottata con 41 voti a favore, 2 contrari e 2 astensioni, chiarisce il diritto di questi ultimi alla libertà di movimento, fornendo adeguati mezzi di ricorso a livello nazionale per chi è vittima di discriminazione e creando punti di informazione e di contatto negli Stati membri.

I parlamentari europei hanno dunque modificato la nuova direttiva proposta dalla Commissione europea per specificare chiaramente quali gruppi di lavoratori hanno il diritto di andare a lavorare in un altro paese dell'Unione europea, ai sensi della vigente normativa comunitaria (regolamento 492/2011).
Tali gruppi sono: i lavoratori permanenti, stagionali, frontalieri e autonomi, ma non quelli in trasferta.

La proposta di direttiva chiarisce inoltre il campo di applicazione delle norme, stabilendo che esse coprono l'accesso al lavoro e le condizioni lavorative, soprattutto in materia di retribuzione e di licenziamento, l'accesso ai vantaggi sociali e fiscali, l'adesione ai sindacati e l'accesso a formazione, alloggio, ed istruzione per i bambini.
I parlamentari europei hanno anche modificato il testo per includervi la salute e la sicurezza sul lavoro, nonché l'accesso ai servizi pubblici per l'impiego.

Il testo approvato dalla Commissione Occupazione fissa per il Parlamento europeo il mandato volto ad avviare, in sede di Consiglio, i negoziati con i governi nazionali.


Fonte: Europarlamento24.eu


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