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I terreni dello Stato ceduti a 50mila giovani agricoltori!

Data: 29/07/2014

Lo Stato italiano venderà o affitterà per la prima volta i suoi campi ai giovani che vogliono diventare imprenditori agricoli. Si tratta di terreni pubblici adatti alla coltivazione, spesso frazionati in piccole parti, ancor più spesso incolti. Sul piatto ci sono 5.550 ettari di terreni agricoli pubblici – il corrispondente più o meno di 7 mila campi da calcio – che da settembre saranno concessi in affitto o ceduti: possibilmente a giovani che già hanno un’impresa agricola (50 mila, secondo una stima della Coldiretti) o che intendono metterla in piedi e che s’impegnano – per i prossimi 20 anni – a destinare quelle terre alla coltivazione. In entrambi i casi infatti (vendita o affitto) gli under 40 potranno godere di un diritto di prelazione, una corsia preferenziale resa più solida dalle agevolazioni loro concesse nella sezione “Campolibero” del decreto competitività in discussione alla Camera (in particolare mutui a tasso zero per la costituzione di nuove aziende agricole e detrazioni sugli affitti dei terreni al 19 per cento).

I terreni coinvolti nel progetto appartengono nello specifico al Demanio (per 2480 ettari), al Corpo forestale dello Stato (2148), al Centro ricerche agricoltura del Ministero (882) e dell’Ente Risi, un ente pubblico ereditato dal periodo fascista (nato nel 1931) che metterà a disposizione 42 ettari di terreno.


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