Data: 11/08/2014
Partecipa alla consultazione lanciata dalla Commissione europea e dai il tuo contributo allo sviluppo di una nuova politica dell'UE.
Il riutilizzo dell'acqua non è una pratica diffusa in Europa, invece questo nuovo approccio ci aiuterebbe ad affrontare i crescenti problemi legati alla scarsità d'acqua e alla siccità. Il fine? Ridurre al tempo stesso i rischi di contaminazione e i costi di depurazione.
Riutilizzare l'acqua anziché procurarsela da altre fonti, quali ad esempio il trasporto da altre regioni e la desalinizzazione, comporta anche un minore impatto ambientale.
Malgrado questi vantaggi e le notevoli potenzialità di ulteriori sviluppi, vi sono diverse ragioni alla base di un così basso livello di riutilizzo, tra cui: • La mancanza di norme ambientali e sanitarie comuni nell'UE in materia di riutilizzo delle acque; • Potenziali ostacoli alla libera circolazione di prodotti agricoli irrigati con acqua riutilizzata; • L'inadeguatezza dei modelli tariffari e commerciali dell'acqua; • La scarsa consapevolezza dei benefici derivanti dal riutilizzo delle acque da parte dei soggetti interessati; • La mancanza di accettazione da parte dei cittadini; • Ostacoli tecnici e incertezza a livello scientifico.
La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica su una serie di possibili misure a livello dell'UE volte a incoraggiare il riutilizzo delle acque depurate. Vogliamo sapere cosa pensano i cittadini, i soggetti interessati, le imprese, le ONG e le pubbliche autorità delle potenzialità del riutilizzo e degli ostacoli che vi si frappongono, e con quale tipo di misure, normative e non, l'UE potrebbe contribuire efficacemente a superare queste preoccupazioni e a incrementare il ricorso al riutilizzo sicuro delle acque nell'Unione.
Prossime tappe La consultazione, alla quale si può accedere da qui, è aperta fino al 7 novembre 2014. I risultati contribuiranno a realizzare una valutazione di impatto concernente tutti gli aspetti principali del riutilizzo delle acque, compresi gli usi agricoli, urbani, industriali e ricreativi. Nel 2015 la Commissione intende presentare una proposta ufficiale basata sui dati contenuti nella valutazione di impatto.
Contesto I cambiamenti climatici globali stanno esercitando pressioni sempre maggiori sulle risorse d'acqua dolce in Europa. Questo problema riguarda principalmente le regioni aride caratterizzate da scarse precipitazioni e da un'elevata densità demografica, ma è probabile che finisca per colpire anche le zone temperate interessate da intense attività agricole, turistiche e industriali.
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