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Canarie: primi passi per trovare lavoro

Data: 08/09/2014

Durante la mia permanenza nella città di Las Palmas, ho conosciuto molti italiani che con un biglietto aereo di sola andata erano sbarcati sull’isola pieni di entusiasmo e speranze, benché della realtà locale sapessero ben poco, eccetto che indubbiamente sarebbe stata migliore dell’Italia dalla quale stavano scappando.
Per alcuni aspetti può essere vero, per altri decisamente no.

Stilerò per voi lettori-viaggiatori un piccolo vademecum sulla realtà lavorativa delle Isole Canarie, affinché abbiate gli strumenti per giudicare voi stessi quanto sia reale e quanto sia illusione la prospettiva di una vita da sogno in questo arcipelago tropicale.

Per tutti coloro i quali volessero mollare tutto e tentare la sorte alle Canarie, un primo avviso: qualunque siano i vostri piani, vi consiglio di amministrare bene i primi tempi che passerete sull’isola prescelta. Trascorsi tre mesi in territorio spagnolo, infatti, anche noi italiani saremo chiamati a regolarizzare il nostro soggiorno con una serie di documenti.
Il primo e più importante da dover richiedere è il NIE (Numero de identificación de Extranjeros). Questo codice è fondamentale per ricevere tutti i servizi pubblici offerti dallo Stato così come per trovare impiego legalmente. Affinchè ci venga assegnato un NIE, dobbiamo dimostrare al governo di possedere una somma bancaria proporzionata alla durata della nostra permanenza o di essere già stati assunti da un datore di lavoro locale, prove sufficienti a garantire che non ci trasformeremo in un peso a carico dei servizi sociali spagnoli. Dunque è buona cosa arrivare alle Canarie coperti da sufficienti risparmi, nel caso in cui trovare un lavoro richiedesse più di tre mesi.
Ipotesi non così remota, se si da un’occhiata alle ultime indagini statistiche: secondo i dati INE 2013, infatti, il 34% della popolazione attiva è senza impiego. Un triste dato che dimostra quanto la crisi non abbia risparmiato nemmeno la terra dell’eterna primavera, anzi: su scala nazionale, le Isole Canarie sono solo seconde all’Andalucia per numero di abitanti disoccupati. Primato assoluto di tutta Spagna lo ricoprono invece per quanto riguarda il tasso di disoccupazione tra i giovani al di sotto dei 25 anni: raggiunge il 70%.

Tuttavia, se il vostro sogno è quello di una serena vita alle Isole Canarie, non fatevi scoraggiare dalle statistiche! Basterà essere determinati e tenere a mente alcuni suggerimenti:
• Se vorrete cercare un lavoro stagionale in hotel, ristoranti, bar o qualunque altro campo legato alla ricezione turistica, ricordate che alle Isole Canarie l’andamento stagionale è opposto a quello italiano. Mentre in Italia la stagione turistica corrisponde all’estate, sulle Isole Canarie corrisponde all’inverno. E’ vero che alle Canarie il tempo è più o meno stabile e costante tutto l’anno, ma i turisti provenienti dall’Europa continentale preferiscono rifugiarsi in queste isole tropicali quando il tempo di casa si fa particolarmente rigido, ovvero d’inverno. Il periodo ottimale per dedicarsi alla ricerca di un lavoro stagionale è pertanto quello tra ottobre e marzo.
• Se focalizzerete la vostra ricerca in settori indipendenti dall’afflusso stagionale di turisti, sappiate che può essere estremamente lungo e sofferto il processo di conquista di un contratto lavorativo dignitoso, il tanto agognato contratto a tempo indeterminato. Anche alle Canarie, infatti, dilaga la tendenza all’assunzione tramite contratti a progetto, a chiamata, di apprendistato, o qualunque altro tipo caratterizzato da durata limitata e certezza di non rinnovamento da parte del datore di lavoro. Un’ulteriore buona ragione per partire alla volta delle Canarie con un bel gruzzoletto da parte, che possa sostentarvi per un lasso di tempo abbastanza lungo per decidere se valga la pena tentare di ascendere le gerarchie aziendali oppure no.
• Se avete concepito un’idea imprenditoriale creativa e vorreste realizzare il vostro sogno proprio alle Isole Canarie, lí troverete condizioni favorevoli ed incoraggianti che vi aiuteranno a realizzare il vostro progetto. Le Canarie sono infatti celebri per una riduzione delle imposte concessa nell’intento di agevolarne lo sviluppo economico. L’IVA oscilla tra un minimo di 4% e un massimo di 13,5% e la tassazione può essere ridotta fino al 40% in meno rispetto all’Italia.

Nonostante tutte le difficoltà cui la popolazione locale deve far fronte in questo momento di crisi, le Isole Canarie restano una località molto ambita e promettono indubbiamente un livello di qualità di vita più elevato, un costo della vita minore e un sogno che è giusto tentare di realizzare, con i giusti strumenti.


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