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Come sentirsi a casa… anche all’estero

Data: 08/09/2014

Quando si arriva in un paese straniero per un’esperienza di lavoro o di studio, la speranza di riuscire ad integrarsi in poco tempo e senza troppe difficoltà è sempre forte. Per poter agevolare questa fase, un modo utile può essere quello di prendere in affitto una camera in abitazioni private di gente del posto. Oltre che rivelarsi una soluzione conveniente dal punto di vista economico, è soprattutto la possibilità di conoscere da vicino il paese, scelto per vivere un’esperienza importante della propria vita, partendo dalle persone che lo abitano.

Il concept di BedyCasa, sito/community specializzato in prenotazioni di camere in abitazioni private, è proprio questo: mettere in relazione gli ospitanti che hanno un alloggio da proporre con chi è alla ricerca di una sistemazione economica, garantita, facile da prenotare, per permettere di vivere un’esperienza arricchente dal punto di vista culturale.

L’idea di poter viaggiare ed essere cittadini del mondo con un budget ridotto non è più quindi un miraggio e lo dimostra ancora BedyCasa con “Il Giro del mondo”, il concorso che ogni anno propone ai quattro vincitori un contratto di lavoro da globetrotter, consentendo loro di “sentirsi a casa propria” in ogni latitudine del globo.

Viaggiare in sharing economy è un tendenza in crescita anche in Italia. Tra i motivi per i quali si sceglie di muoversi alloggiando in case private, dai dati di Bedycasa risulta infatti che il desiderio di vivere un’esperienza diversa (33%) supera la convenienza economica (30%), seguita da un buon numero di persone che afferma di avere trovato in questo modo la dimensione giusta di viaggiare (27%) e da chi nel proprio viaggio predilige il contatto diretto con le persone del posto (10%).


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