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Revisione e adeguamento della strategia della Commissione in materia di traduzione

Data: 21/07/2005

Bruxelles, 20 luglio 2005. Nel maggio 2004, per far fronte all’introduzione di ben nove nuove lingue nel suo lavoro quotidiano, la Commissione europea ha messo in atto una serie di provvedimenti, tra cui un sistema di gestione della domanda basato sul rispetto di lunghezze standard dei documenti . A distanza di 15 mesi, la Commissione adotta una nuova comunicazione in cui, valutato il documento dello scorso anno, trae una serie di insegnamenti per il futuro, anche nella prospettiva di un ulteriore aumento delle lingue ufficiali e in vista di un rafforzamento del ruolo della traduzione nel processo decisionale.
Nel maggio del 2004, con l’ingresso di dieci nuovi Stati membri e l’introduzione di nove nuove lingue ufficiali nell’Unione europea, era stato adottato un piano di azione per equilibrare la domanda e l’offerta di servizi di traduzione all’interno della Commissione. Nell’ultimo anno è stata privilegiata la traduzione della normativa comunitaria e sono stati posti una serie di limiti alla lunghezza dei documenti per i quali le Direzioni generali e i servizi della Commissione possono chiedere la traduzione. Le misure adottate hanno dato risultati positivi e continueranno a essere applicate, con gli adeguamenti ora previsti, fino alla fine del periodo di transizione.
“Grazie a una serie di importanti provvedimenti adottati lo scorso anno” – ha dichiarato il Commissario europeo Ján Figel’ (Istruzione, formazione, cultura e multilinguismo) – “la capacità di traduzione nella Commissione è cresciuta e la Commissione ha potuto assolvere agli obblighi giuridici previsti dal trattato”. Figel’ ha poi aggiunto: “Ora il multilinguismo è parte integrante del portafoglio di un Commissario e la comunicazione approvata oggi contribuisce al sistema multilingue dell’Unione europea e alla sua legittimazione democratica”.
La comunicazione sottolinea alcuni aspetti importanti.
Dal lato dell’offerta, la Commissione ha aumentato la capacità di traduzione assumendo oltre 400 persone tra funzionari e personale temporaneo, ha rafforzato le antenne di traduzione negli Stati membri, ha incrementato la formazione dei suoi traduttori, ridistribuendo il personale in funzione delle necessità, e ha preso una serie di iniziative per migliorare le procedure e l’organizzazione.
I principali adeguamenti apportati oggi al piano di azione riguardano le schede finanziarie degli atti normativi, che saranno tradotte in tutte le lingue ufficiali, e l’aumento della lunghezza consentita per le relazioni di accompagnamento alle proposte legislative della Commissione. La comunicazione prevede inoltre una maggiore flessibilità per quanto riguarda la lunghezza dei comunicati stampa da tradurre e il raddoppio delle risorse impegnate nella traduzione delle pagine web.
Secondo la comunicazione, la traduzione è ormai al centro del processo decisionale e deve essere integrata nei lavori preparatori fin dalle fasi iniziali, per evitare che diventi un ostacolo al lavoro della Commissione. L’esperienza acquisita con l’allargamento del 2004 dovrà servire per preparare l’arrivo di nuovi lingue ufficiali con il prossimo allargamento.
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Da Rapid *


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