English version

altre informazioni

Data: 22/09/2014

La Fondazione Triulza diventerà un sub-reseller di Expo e potrà dunque vendere alle organizzazioni questi biglietti d’ingresso a costo ribassato. Tali biglietti non potranno essere rivenduti ma solo ceduti a terzi.


Pensate ora a un’associazione che volesse organizzare una conferenza, un seminario, una mostra o una proiezione sui temi legati al cibo e che lo volesse fare giustamente dentro l’esposizione proprio per contribuire al progetto e rendere visibile la propria iniziativa. Quanto gli costerà organizzare un evento? Su che pubblico potrà contare dentro il perimetro dell’esposizione?

I costi per l’affitto degli spazi espositivi e per eventi hanno un costo elevato
come è visibile dal listino prezzi predisposto dalla Fondazione Triulza che giustamente deve rientrare dell’investimento e riconoscere le royalties alla società Expo. Nel progetto “EXPlOding energies to change the world”, proposta progettuale per la gestione della Cascina Triulza durante l’Expo, si stimano costi per oltre 6 milioni di euro al netto delle royalties da riconoscere a Expo e ricavi per 3 milioni. Di questi quasi 800 mila euro dovrebbero arrivare proprio dall’affitto di spazi espositivi ed eventi culturali.
Ma il conto più salato arriva quando si parla d’ingressi. La maggior parte degli eventi non potrà certo contare sul pubblico generico che in un dato giorno sarà presente all’Expo, il quale sarà attirato da ben altre meraviglie architettoniche e tecnologiche nei mega padiglioni eco-green-techno che gli Stati espositori e le aziende stanno predisponendo. Bisognerà quindi contare sui quasi 5 milioni di residenti di Milano e dell’area metropolitana che però all’Expo andranno forse una volta nell’arco dei sei mesi non essendo prevista una tariffa dedicata che gli consenta più accessi durante il semestre.
Non resta quindi che predisporre un budget apposito per acquistare i pass d’ingresso a circa 20 euro per ogni partecipante all’evento, organizzatori inclusi. Infine restano da pagare i servizi aggiuntivi, il catering, eventuali traduzioni, allestimenti extra capitolato che possono essere acquistati solo da Cascina Triulza.

Avete fatto il conto?

Il rischio è che molte organizzazioni siano scoraggiate da queste condizioni e rinuncino ad organizzare le iniziative ipotizzate
. Servirebbe uno sforzo in più da parte della società Expo per rendere l’esposizione davvero attrattiva e inclusiva proprio a partire dalle condizioni economiche. Trovare soluzioni più favorevoli per gli ingressi, abbassare i costi degli spazi espositivi e rinunciare alle royalties della Cascina Triulza sarebbero sicuramente passi incoraggianti per rendere quello spazio più partecipato e animato.


Continua a leggere...»


Pagina precedente