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Come avviare una ludoteca

Data: 20/10/2014

Avviare un baby parking, una ludoteca o un centro giochi significa avviare delle attività destinate a vario titolo all’educazione, alla cura e al divertimento dell’infanzia.

Sebbene le tendenze demografiche del nostro Paese siano note (in media ogni donna italiana in età riproduttiva ha 1,3 figli, contro una media di 1,5 delle donne del resto d’Europa), l’esigenza di servizi a favore dell’infanzia è in costante crescita.

Questa nuova e progressiva esigenza di servizi a favore dei bambini è conseguenza di numerosi fattori intervenuti nella nostra società, tra i quali un maggior benessere economico, una migliore attenzione alla qualità del tempo trascorso con i propri figli per compensare la minore quantità di tempo passato con loro, l’aumento dei carichi di lavoro delle donne, impegnate sempre di più nel mondo del lavoro e nella cura familiare, ecc.

Da questi e da altri fattori nasce l’interesse per una pluralità di servizi dedicati alla cura e al divertimento dei più piccoli. Avviare un’impresa in questo settore significa principalmente lavorare a contatto con l’infanzia, oltre che rapportarsi con gli adulti. Significa occuparsi della custodia dei minori, ma anche del loro divertimento e della loro crescita attraverso il gioco.
Si tratta di un universo di attività molto vario, che racchiude tipologie di servizi tra loro potenzialmente molto differenti ma accomunati dal fatto di essere rivolti ad una specifica fascia d’età.

Un baby parking, una ludoteca e un centro giochi sono attività che, pur rivolgendosi ad una stessa fascia d’età, presentano delle caratteristiche differenti le une dalle altre, soprattutto in termini di servizi offerti. E, proprio in virtù di questa loro differenza, è possibile pensare a forme di integrazione tra le tre tipologie di attività, e quindi trattarle come attività a sé stanti, ma anche come servizi che possono essere coordinati ed integrati in un’unica struttura.

Inoltre, è bene precisare che i baby parking, le ludoteche e i centri gioco non devono essere confusi con gli asili nido. Si tratta, infatti, di attività differenti, soprattutto dal punto di vista legislativo. Tra le maggiori differenze vi sono i minori vincoli strutturali a carico dei locali, gli orari di funzionamento ridotti, l’impossibilità di offrire alcune tipologie di servizi ed, infine, i minori requisiti richiesti al personale interno. In alcune Regioni, infatti, queste tipologie di servizi, e particolarmente i baby parking e le ludoteche, sono state oggetto di leggi, delibere e regolamenti dedicati; in altre, invece, vivono in assenza di una precisa regolamentazione. Quando si decide di avviare una di queste attività diventa fondamentale verificare presso l’Amministrazione territorialmente competente i requisiti specifici per l’avvio dell’impresa.
Gli italiani fan sempre meno figli? Eppure è il momento buono per aprire una ludoteca, un baby parking o un centro giochi dove lasciare i pargoli mentre la mamma fa la spesa e dove portarli a “scatenare” dopo la scuola o nel tempo libero.

Queste strutture, nate negli Usa molti anni fa, all'estero stanno facendo affari d'oro ma anche in Italia la domanda di servizi di intrattenimento è in continuo aumento. Sono molti gli spazi liberi per l’apertura di una “play-house” privata, in città, nelle località di villeggiatura, nei pressi dei centri commerciali o vicino alle scuole, anche perché le strutture pubbliche sono spesso carenti e mal soddisfano le attese di genitori e figli. Per chi ha feeling con i bambini, l’avvio di uno centro giochi per l’infanzia, all’aperto o al coperto, è un’ottima opportunità di business. Se si indovina la posizione e si offrono tanti servizi di qualità, si può guadagnare bene investendo un capitale limitato.


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