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Come avviare un centro ricostruzione unghie e servizi estetici

Data: 29/10/2014

Come avviare un centro ricostruzione unghie e servizi estetici

Negli ultimi anni si è assistito ad un notevole sviluppo della professione di onicotecnico, termine che deriva dal greco e letteralmente significa “tecnico delle unghie”.

La moda delle unghie perfettamente curate e decorate attraverso tecniche e stili sempre più ricercati è nata negli USA, ma ormai è consolidata anche nel nostro Paese. Accanto ai trattamenti più classici come la french manicure, sono sempre più diffuse le decorazioni originali ed elaborate con l’applicazione di swaroski, tatoo, smalti fluorescenti e coloratissimi.

Oltre alla semplice manicure è sempre più richiesta anche la ricostruzione delle unghie vera e propria, sia per rimediare a situazioni di unghie danneggiate, fragili o malformate, sia per il desiderio di esprimere se stesse anche attraverso una parte del corpo talvolta trascurata. Ma la grande attenzione riservata oggigiorno a mani e piedi non è solo una questione di estetica e non interessa solo il pubblico delle più giovani come si potrebbe pensare.

A rivolgersi ai centri specializzati nella cura e nella ricostruzione delle unghie sono infatti persone di tutte le età (si comincia a vedere anche qualche uomo) che hanno anche vere e proprie necessità di farsi ricostruire le unghie con resine o gel perché hanno il vizio di mangiarsele, hanno subito traumi, si sono rovinate col passare degli anni.

La professione di onicotecnico non è ancora legislativamente riconosciuta come professione a sé stante. Attualmente il percorso per diventare onicotecnici prevede infatti la frequenza del corso per estetista, che comprende anche l’insegnamento di manicure e onicotecnica, al quale possono aggiungersi ulteriori corsi di specializzazione. In ogni caso si tratta di un settore in cui è fondamentale conseguire un’elevata professionalità – sia dal punto di vista tecnico che da quello estetico e stilistico – oltre a una predisposizione costante all’aggiornamento, poiché il mercato è in continua evoluzione.

Le unghie danneggiate a causa di traumi, onicofagia (abitudine di rosicchiarsi le unghie), ecc. possono essere ricostruite attraverso l’impiego di diverse tecniche. Un tempo la pratica più usata (ma diffusa ancora oggi) consisteva nell’applicare un’unghia finta, la quale tuttavia poteva durare al massimo un paio di giorni.

La ricostruzione vera e propria, invece, consiste nel ricreare la superficie dell’unghia attraverso delle polveri acriliche e resine, oppure gel costituiti da speciali polimeri atossici. Le polveri e i gel possono essere applicati con pennellini appositi, oppure si utilizza una sorta di lamina in materiale sintetico denominata “tip” o delle cartine che vanno a costituire la nuova struttura interna dell’unghia. I gel vengono fissati perlopiù attraverso l’esposizione a raggi UV, tramite lampade specifiche.
In questo modo le unghie risultano molto naturali, ma più lunghe e resistenti, pronte per essere decorate a seconda dei gusti. La cosiddetta nail art, infatti, sta prendendo sempre più piede soprattutto fra le giovanissime, ma non solo. Sono state messe a punto tecniche sempre più elaborate che ogni anno vengono aggiornate per stare al passo con l’evoluzione delle tendenze e dei gusti, sia in fatto di colori che di materiali decorativi.

Per tutti questi motivi, aprire un nail saloon è sicuramente un’idea di business molto attraente e con ottime probabilità di successo. Una volta acquisite le competenze di base, si potrà svolgere una professione molto creativa e varia, da svolgere sempre a contatto con le persone e in completa autonomia.


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