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Data: 12/12/2014

Di certo sappiamo che l’Italia avrà una parte dei 6 milioni destinati agli Stati, e sempre da Bruxelles apprendiamo che li utilizzerà per le seguenti attività:
1. Campagna di comunicazione a livello nazionale attraverso un’agenzia di comunicazione contrattata (materiale audio-visivo, pubblicità sociale in tv e radio, dispositivi mobili Apps, pubblicità e altre azioni di comunicazione della carta stampata, la trasmissione periodica sulle reti televisive di breve notizie dedicate ai temi dello sviluppo).
2. Settimana della cooperazione allo sviluppo nelle scuole italiane primarie e secondarie (siti web dedicati e piattaforma web per gli insegnanti, gli studenti e i genitori, partecipazione di esperti di cooperazione allo sviluppo in lezioni scolastiche, concorso nazionale, celebrazione di una Giornata nazionale della cooperazione allo sviluppo, la partecipazione degli studenti e insegnanti negli eventi organizzati dalla Cooperazione italiana allo Sviluppo durante EXPO 2015).
3. Workshop nelle università con il settore privato e le cooperative.

Dal MAECI assicurano che “Saranno realizzate opportune sinergie con i progetti di educazione allo sviluppo (INFOEAS) promossi dalla DGCS insieme alle ONG e con le attività realizzate ogni anno dal MAECI e dal MIUR in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Un’opportunità di particolare rilievo in vista di Expo Milano 2015 e in linea con gli obiettivi dell’Anno Europeo dello Sviluppo proclamato dall’UE per il 2015”.

Eppure fino ad oggi tutto tace. Anche gli ultimi due bandi per progetti Info/Eas del MAECI non hanno fatto riferimento in nessun modo allo EYD ne altre risorse sono state messe a disposizione. Insomma sembra che il MAECI farà tutto da solo per l’Anno Europeo per lo Sviluppo. L’unica collaborazione già avviata di cui si ha notizia, da fonti FAO, è che il Ministero co-organizzerà con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura un grande concerto che vedrà la partecipazione di tante star della musica e dello spettacolo.

Sul fronte delle ONG non girano poi tante informazioni in più. Al Forum DEAR organizzato da Concord Italia a fine ottobre si è appreso che Concord Europe ha sottoposto alla Commissione una proposta di azione per un progetto centralizzato della durata di 18 mesi dal titolo “Civil Society Alliance for 2015”. Il progetto dovrebbe portare le risorse a Concord Europe per le attività del EYD ma non è chiaro se e come verranno veicolate alle piattaforme nazionali.

Insomma le premesse non sono molto buone se è vero che tutti gli stake-holders della cooperazione avevano concordato sul fatto che lo EYD sarebbe stata un’opportunità imperdibile per fare sinergia e portare il tema della cooperazione al grande pubblico.
Almeno in Italia di sinergia per ora non se n’è vista.


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