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Data: 24/12/2014
Ogni anno l’Italia utilizza per riscaldare le abitazioni circa 14 miliardi di metri cubi di gas, 6,5 miliardi di litri di gasolio, oltre 2,4 miliardi di chili di combustibili solidi, quali carbone e legna.
Mai come oggi è evidente la necessità di diversificare quanto più possibile il patrimonio energetico esistente e, di conseguenza, il suo utilizzo. Esistono differenti ragioni perché si possa decidere di scegliere la biomassa come combustibile alternativo. In campo energetico per biomassa si intende la sostanza organica vegetale o animale da cui si può ottenere energia.
Metano, gasolio e riscaldamento costano ogni giorno di più?
Da oggi la soluzione c’è…..sono i nuovi "combustibili" a base di biomasse legnose, per scaldarsi risparmiando e nel rispetto dell’ambiente.
Parliamo di cippato, pellets e bricchetti. Tre prodotti innovativi destinati a rivoluzionare il settore del riscaldamento e della produzione di acqua calda. Derivati da tronchi, rami, potature, scarti agricoli e di lavorazione del legno, hanno un’alta resa energetica e prezzi competitivi. L’ideale per alimentare stufe, caminetti, caldaie a biomasse e per il teleriscaldamento. Delle utenze private ma anche di fabbricati industriali ed agricoli.
In Italia l’uso della biomassa per produrre energia è una pratica consolidata nel tempo ma il suo contributo alla copertura del fabbisogno energetico nazionale è molto limitato. L’energia prodotta dal legno e dai rifiuti agro-industriali non supera infatti il 2% del consumo globale.
Nuove tecnologie consentono oggi di ottenere materiali quali il cippato, i bricchetti e i pellets che permettono una grande comodità d'uso. Consentono inoltre di utilizzare anche materiali con un bassissimo peso volumetrico come le ramaglie, i residui delle potature e gli scarti agro-industriali che finora non era conveniente utilizzare.
Diventa quindi possibile utilizzare biomassa e valorizzarla attraverso la produzione di energia termica. I moderni sistemi di riscaldamento alimentati a cippato, pellet o bricchetti oltre a rappresentare una soluzione affidabile e compatibile dal punto di vista ambientale, possono consentire una valida opportunità anche dal punto di vista economico.
Oltre al forte risparmio nel costo di riscaldamento per l’utente degli impianti, risparmio che si prevede sempre più consistente in relazioni alle previsioni dell’andamento dei prezzi del gasolio e del metano è di fondamentale rilevanza sociale la scelta di orientarsi verso l’uso di risorse energetiche rinnovabili e inesauribili.
In Italia gli ettari di bosco sono più di otto milioni e ogni anno producono 25/30 milioni di metri cubi di legno. Inoltre se lo sfruttamento avviene secondo le regole di una corretta selvicoltura, non si può verificare nessuna ripercussione negativa.
Avviare un’impresa di produzione di cippato, pellets e bricchetti è dunque un’ottima occasione di fare business nel settore delle energie alternative e rinnovabili. Sono ancora poche per ora in Italia le imprese che operano in questo compartoma la domanda di questi prodotti è in forte crescita ed il comparto è destinato a fare da traino alla nostra economia per gli anni a venire, anche perché soddisfa appieno le tematiche ambientaliste e di eco-sostenibilità.
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