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Misure anti evasione: il Consiglio adotta le proposte dalla Commissione europea

Data: 29/01/2015

La Commissione accoglie con entusiasmo l'adozione della clausola antiabuso della direttiva sulle società madri e figlie. L'iniziativa per fronteggiare l'evasione fiscale fa parte del piano d'azione presentato dalla Commissione il 6 dicembre 2012 e servirà a garantire una maggiore equità all'interno del mercato unico dell'UE, colmando lacune che risulterebbero terreno fertile per eventuali speculazioni e pianificazioni fiscali aggressive.

La clausola antiabuso in ambito fiscale approvata poco più di un mese fa (9 dicembre 2014) viene oggi formalmente adottata dall'Unione e farà parte della direttiva sulle società madri e figlie, originariamente concepita per impedire che le società di uno stesso gruppo, aventi sede in diversi Stati membri, fossero tassate due volte sullo stesso reddito (doppia imposizione) . Tuttavia, un certo numero di società, sfruttando alcune incongruenze tra la direttiva e le singole norme fiscali nazionali, sono sfuggite alla tassazione in tutti gli Stati membri ("doppia non-tassazione"). È un impegno primario della Commissione proporre soluzioni per colmare queste lacune aiutando gli Stati membri a mettere in atto misure più restrittive contro la frode e l'evasione fiscale.

"L'adozione della clausola da parte del Consiglio è un risultato importante che apre la strada ad altri provvedimenti in questo campo. Nello specifico, ci stiamo impegnando a incrementare lo scambio automatico di informazioni sulle decisioni fiscali e presenteremo una proposta legislativa entro la primavera" ha dichiarato Pierre Moscovici, Commissario europeo per gli affari economici e monetari.


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