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Fondo investimenti strategici: le PMI potranno usare risorse già entro l'estate

Data: 24/02/2015

Semaforo verde per le piccole e medie imprese, che potranno, già entro l'estate, iniziare a usare le risorse del Fondo europeo per gli investimenti strategici.


La decisione è stata assunta dal consiglio dei governatori della Banca europea per gli investimenti. Le risorse potranno essere messe a disposizione delle imprese dal Fondo europeo per gli investimenti, che fa parte del gruppo della BEI, che consentirà di coprire il rischio delle operazioni. Il relativo progetto di regolamento sarà adottato al più tardi entro luglio. In questo modo il Fondo, che rappresenta la fetta più ampia del Piano per gli investimenti lanciato a novembre dalla Commissione Juncker, dovrebbe essere operativo da settembre.

Piano europeo per gli investimenti strategici

Il Piano per gli investimenti strategici, vera e propria bandiera dell'esecutivo guidato da Jean Claude Juncker, potrebbe mobilitare 315 miliardi di euro partendo da garanzie pubbliche per 16 miliardi. Le misure proposte dovrebbero, secondo le stime, aggiungere al Pil europeo una cifra compresa tra i 330 e i 410 miliardi di euro nei prossimi tre anni e creare così 1,3 milioni di nuovi posti di lavoro. Il Piano punta a indirizzare le risorse su progetti infrastrutturali, come la banda larga e le reti energetiche, i trasporti, la ricerca e lo sviluppo e le energie rinnovabili.

Benefici per le PMI

Il via libera della BEI sul Fondo può liberare risorse preziose per le tante piccole e medie imprese del nostro Paese che devono affrontare, in questa delicata congiuntura economica, le avversità della crisi. Per questo, appena arrivata la notizia da Lussemburgo, il commissario Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione responsabile per l'occupazione e per la crescita, si è detto particolarmente soddisfatto: "questo è un grande giorno per le piccole imprese. La decisione della BEI significa che entro l’estate le PMI a corto di liquidità e le imprese innovative a media capitalizzazione di tutta Europa potranno beneficiare di quell’apporto di capitali di cui hanno tanto bisogno".

Il provvedimento della BEI può rappresentare un vero toccasana per la salute delle piccole e medie imprese che, soprattutto in Italia, costituiscono grossa parte del tessuto economico nazionale. A causa della crisi economica e finanziaria, il livello degli investimenti nell’Unione è sceso di circa il 15 % dal picco del 2007. L’incertezza per le prospettive economiche e l’elevato indebitamento pubblico e privato tendono a frenare gli investimenti.

Per questo la Commissione Juncker prevede per il 2015 un ambizioso programma finalizzato ad abbattere gli ostacoli normativi agli investimenti ed a rafforzare il mercato unico. Come primo passo importante verso la rimozione delle barriere e il miglioramento dell’accesso ai finanziamenti, la Commissione sta anche per adottare un Libro verde sull'Unione dei mercati dei capitali, volto soprattutto a migliorare l'efficienza delle banche europee e ad offrire più opportunità alle piccole e medie imprese.


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