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Dall'Ue 5 milioni di euro a sostegno del popolo iracheno

Data: 11/03/2015

L'Ue ha destinato 5 milioni di euro per gli aiuti umanitari necessari per far fronte all'emergenza irachena, che vanno ad aggiungersi ai fondi già stanziati per favorire lo sviluppo del paese. Queste due modalità di supporto fanno entrambe parte della politica estera Ue ma hanno tempi e modalità di attuazione differenti.


L'Unione europea accoglie l'appello delle Nazioni Unite per risolvere al più presto l'emergenza umanitaria che sta vivendo l'Iraq e, come maggior contribuente, ha stanziato 5 milioni di euro per gli aiuti umanitari, i quali saranno seguiti da altre sovvenzioni nei prossimi mesi. Gli intensi conflitti che stanno colpendo il territorio iracheno fanno registrare un preoccupante aumento dei morti e degli sfollati. I fondi europei serviranno ad incrementare la protezione, l'assistenza sanitaria, l'approvvigionamento di risorse idriche adeguate e alla costruzioni di rifugi, per i 5 milioni di persone che necessita di assistenza umanitaria, oltre ai 242.000 rifugiati siriani in stato di vulnerabilità presenti sul territorio.

Lo scorso agosto è stato attivato il meccanismo di protezione civile dell'Ue per facilitare e sostenere il rapido dispiegamento di assistenza per l'Iraq, ma è già dal 2007 che tramite la Commissione europea l'Europa ha intensificato il suo contributo per gli aiuti allo sviluppo. L'Ue ha così progressivamente aumentato l'assistenza sia finanziaria che umanitaria nei confronti del popolo iracheno, senza distinzione politica, di etnia o religiosa.


Qual è la differenza tra aiuti umanitari e aiuti allo sviluppo?

Quando si parla di aiuti umanitari ci riferisce all'assistenza offerta ai paesi e alle popolazioni in stato di vulnerabilità in seguito ad un conflitto o un disastro naturale. Il supporto viene avviato per dare una risposta con attività che non si prolungano oltre un'anno, dopo il quale si procede o meno ad un rinnovo.

L’aiuto umanitario si fonda sui principi fondamentali di: umanità, neutralità, imparzialità e indipendenza. Inoltre, anche se le modalità d’azione variano tra gli Stati membri, i donatori europei devono rispettare i principi e le buone prassi relative all’aiuto umanitario. L’assistenza deve svolgersi in modo coordinato con altre politiche al fine di adattarsi a ciascuna situazione e contribuire agli obiettivi di sviluppo a lungo termine.

Quando invece ci si riferisce agli aiuti allo sviluppo si intende quell'assistenza, prevalentemente a lungo termine, che va a risolvere quelle che sono le crisi sociali ed umane su scala mondiale, come l'eliminazione della povertà, la sostenibilità ambientale o la tutela universale dei diritti umani. In quest'ottica gli obiettivi di sviluppo del millennio si pongono al centro delle iniziative dell’Europa sulla cooperazione e lo sviluppo costituendone l’asse principale.

L’Ue combina strategie diverse per fornire aiuti ai paesi bisognosi. L’aiuto è fornito soprattutto attraverso progetti, sovvenzioni e contratti, ma anche tramite il sostegno a un settore specifico e al bilancio.

Gli aiuti umanitari ed il sostegno allo sviluppo sono coordinati principalmente dal Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) e da diversi servizi della Commissione. Nello specifico è l'ufficio per gli Aiuti umanitari e la protezione civile (ECHO) il responsabile dell'assistenza umanitaria, mentre per la programmazione e l'attuazione della maggior parte degli strumenti UE per lo sviluppo e la cooperazione è responsabile la direzione generale della Commissione per lo Sviluppo e la cooperazione (EuropeAid).


Per ulteriori informazioni:
Approfondimento sugli aiuti umanitari e di sviluppo Ue
Report sulla situazione umanitaria in Iraq
Partenariato con le Nazioni Unite: aiuto allo sviluppo e aiuto umanitario


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